La Sardegna maltrattata e il circo delle parole inutili

30 Argiolas 2011
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(IlMinuto) – Cagliari, 30 luglio – La soppressione senza preavviso dei treni con danni prevedibili per i lavoratori pendolari. La cancellazione della corsa serale dell’Arst che collega Tula a Sassari. I solleciti di pagamento per 31 milioni di euro inviati dalla Regione agli agricoltori vittime della legge 44 del 1988. La mancata riduzione delle tasse per i borsisti di Master and Back. Le manganellate ai pastori e agli attivisti anti Equitalia di fronte al Consiglio regionale. A leggere molte delle notizie pubblicate questa settimana c’è ben poco da stare allegri. La minaccia del presidente della Giunta regionale di dimettersi dal Pdl, ventilando uno scontro col Governo sulla Vertenza Entrate, appartiene al circo della politica. Questa vicenda si risolverà - probabilmente - nell'ennesima sceneggiata senza conseguenze positive per i sardi. Nel frattempo le poche notizie elencate disegnano una Sardegna disperata, trascurata, presa in giro e maltrattata: sempre di più, settimana dopo settimana. Risposte come quella che l’assessore Mariano Contu dà agli agricoltori indebitati per colpa di un errore della Regione (“La decisione dell’Unione Europea - ha detto l'esponente della Giunta - impone alla Regione sarda l’obbligo di recuperare le somme erogate. La delibera della Giunta regionale del 24 giugno scorso offre un’opportunità importante per chi vuole pagare a rate”) non sono le soluzioni attese che dovrebbe dare la politica per rimediare a UN SUO ERRORE (ndr, la mancata notifica all’Unione Europea), ma sono quelle che gli agricoltori indebitati potrebbero sentire da qualsiasi burocrate addetto alla questione.
Ancora peggiore è stato - forse - il trattamento riservato ai pastori di Mps e al Movimento artigiani e commercianti liberi martedì scorso: almeno cento poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa a sorvegliare il Palazzo, il rifiuto iniziale di Claudia Lombardo incontrare la delegazione congiunta dei due movimenti, le manganellate e i lacrimogeni e – infine – l’impegno a discutere della legge agricoltura in Commissione Agricoltura.
Ancora nessun miglioramento concreto per le condizioni di vita di chi era giunto a Cagliari per ottenere risposte precise. Parole, manganellate, parole.
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