Proteste sui tetti del carcere di Uta

5 Cabudanni 2012
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(IlMinuto) – Cagliari, 5 settembre – Nuova forma di protesta per i 50 dipendenti della società Opere pubbliche di Roma impegnati nella costruzione del nuovo carcere di Uta che da mesi non vedono busta paga. Sono saliti sul tetto con l’intenzione di rimanervi finché non vedranno saldati gli arretrati che, per alcuni, corrispondono ad un anno di lavoro non retribuito. La protesta dei lavoratori si inserisce in una situazione già complicata: attrezzature e mezzi del cantiere, infatti, sono inutilizzabili poiché pignorati dall’ufficiale giudiziario a tutela di fornitori e creditori. Un caso, quello della costruzione del carcere di Uta, che si aggiunge a quello dell’Istituto penitenziario di Bancali la cui apertura è stata posticipata nuovamente, questa volta per la primavera 2013.

L.G.

Fotografia di marzia bisognin, ocasaggia. Fonte Flickr
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