Galsi. Pcl: “Tagliamo la testa all’anaconda, cancelliamo l’accordo del 25 febbraio 2003”

15 Novembre 2011
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(IlMinuto) – Cagliari, 15 novembre – “Non è difficile tagliare la testa all’anaconda d’acciaio”. Con queste parole il Partito comunista dei lavoratori dice no al Galsi, il gasdotto Algeria-Sardegna-Italia, ribattezzato anaconda dalle forze che si oppongono alla realizzazione del tubo d’acciaio. Per il Pcl occorre abrogare l’accordo di fondazione del consorzio Galsi del 25 febbraio 2003, firmato da Mauro Pili, allora presidente della Regione Sardegna, e da “un esponente del sanguinario governo algerino”. “La lotta contro il progetto Galsi - sottolinea il Pcl - deve allargarsi a tutte quelle iniziative capitalistiche nel settore energetico imposte ai comuni per ‘risolvere’ la questione dell’impoverimento delle casse comunali causato dalle sciagurate politiche di taglio alla spesa pubblica (valga per tutte l’impianto eolico nella piana di Chilivani)”.
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