Il 28 a Siniscola la presentazione di Locos de Cultura

Un video con 9 centri, altrettanti pannelli, una brochure e un sito web dell'Unione dei Comuni del Montalbo
22 Arbili 2023
locos de cultura

«Accrescere nella cittadinanza il significato e l’importanza de Sa Die de sa Sardigna ma anche la conoscenza degli obiettivi eco-sostenibili fissati dall'Agenda 2030 dell'Onu; valorizzare la lingua sarda, la cultura storica e la promozione territoriale unitaria. E infine attuare proposte di nuove e future collaborazioni».

Sono questi, nelle parole del presidente Salvatore Ruiu, sindaco di Posada, gli obiettivi del progetto “Locos de cultura” dell’Unione dei Comuni del Montalbo che sarà presentato proprio il 28 aprile, alle 10.30, nei locali dell’Ente sovracomunale siti in via Isalle a Siniscola.

ll progetto “Locos de Cultura”, finanziato con appositi fondi regionali (legge 22 del 2018), «nasce per potenziare l’utilizzo nella Pubblica amministrazione della lingua propria dell’isola, la lingua sarda e, nello specifico, mostrare come essa possa essere veicolo di valorizzazione dei gioielli architettonici e archeologici di questa porzione di territorio della Sardegna, che presenta infatti, nei vari Comuni associati, svariate peculiarità culturali ben esplicitate luoghi dell’identità delle popolazioni che vi abitano».

I centri coinvolti (Siniscola, Bitti, Lodè, Lula, Onanì, Orune, Osidda, Posada e Torpè), parte integrante dell’area denominata “Tepilora, Rio Posada e Montalbo” che l’Unesco ha riconosciuto nel 2017 come Riserva di Biosfera, sono così presenti nel materiale multimediale (audioguide, videoguide, video di alta qualità) e negli opuscoli cartacei prodotti per l’occasione e che il 28 saranno presentati pubblicamente alla presenza degli amministratori locali e dello staff che ha lavorato nelle varie fasi di realizzazione.

«Il progetto guarda già al futuro - conclude Ruiu -, poiché su questa solida base già compiuta si potranno realizzare ulteriori contenuti in lingua sarda che sino ad ora mancavano nell’intero panorama culturale regionale; allo stesso tempo si prosegue nel cammino verso l’emancipazione della sardo nei confronti di certi temi».

m.p.

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