Gioventudi Indipendentista sullo strano furto dei portatili degli avvocati di A Manca: "Ladri con passepartout"
(IlMinuto) – Cagliari, 14 ottobre - "Sconcerto e preoccupazione circa il modo sempre più illegale, antidemocratico e pericolosamente infimo e provocatorio, che lo stato italiano e i suoi apparati di sicurezza più o meno elevati utilizzano per opporsi a una realtà politica e sociale che da sempre svolge la propria attività pacificamente, alla luce del sole e armata esclusivamente della dialettica politica e delle profonde radici che animano la lotta per la sovranità del Popolo Sardo sulla propria Terra". Questo il commento diffuso dalla Gioventudi Indipendentista dopo il furto - avvenuto nella notte fra il 12 e il 13 ottobre nello studio legale di via Zanfarino a Sassari - dei computer portatili degli avvocati difensori degli esponenti di A Manca pro s'Indipendentzia Bruno Bellomonte, Emanuela Sanna e Massimiliano Nappi: tutti arrestati nel 2006 nell'ambito dell'operazione Arcadia e rilasciati dopo qualche mese. "Misteriosi ladri - si può leggere nel comunicato - equipaggiati con tanto di comodo passepartout (...) hanno rubato tre computer portatili e, senza badare a soldi e ad altri oggetti di valore presenti, tutta la documentazione concernente l'operazione Arcadia del luglio 2006 (...) e l'operazione del giugno 2009, riguardante ancora Bruno Bellomonte". Il dirigente di Amp Bellomonte - che nel 2006 aveva dimostrato prove alla mano la piena estraneità alle accuse che lo avevano portato dietro le sbarre - si trova in custodia cautelare da giugno sulla base di quello che GI definisce "un fantasioso suo coinvolgimento in una già di per sé incosistente inchiesta su un presunto progetto finalizzato a compiere atti violenti durante il G8 a La Maddalena".
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