Cia e Coldiretti: “Non possono prendere in giro i pastori. I 2500 euro per azienda non ci sono”

8 Novembre 2010
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(IlMinuto) – Cagliari, 8 novembre  – "La Regione bleffa sui conti". E' grave l'accusa che la Cia e la Coldiretti rivolgono alla Giunta regionale dopo l'accordo col Movimento Pastori Sardi e l'intesa con Confagricoltura e Copagri. Le ragioni delle due organizzazioni sono state illustrate venerdì scorso in una conferenza stampa nella sede dell'Assessorato regionale dell'Agricoltura, a Cagliari, occupato dal 13 ottobre. "Nella proposta del presidente della Giunta della Regione Sardegna mancano - denunciano Coldiretti e Cia -  tre cose fondamentali: non viene previsto nessun accordo sulla definizione del prezzo del latte, spariscono i soldi che la Regione aveva destinato al ritiro del pecorino romano, dei 130 milioni della proposta complessiva solo 10 per tre anni vanno direttamente ai pastori"."Il senso di responsabilità - concludono le due organizzazioni - che appartiene alla nostra storia non ci consente di accettare che vengano presi in giro i pastori e gli agricoltori sardi con una proposta i cui contenuti sono ben lontani da quelli che si vogliono far apparire". Secondo Cia e Coldiretti solo una piccola parte delle 16mila aziende pastorali (una su quattro) riceverà 2500 euro entro la fine dell'anno, oppure i pastori dovranno accontentarsi di 600 euro a testa.
"A domanda se i 2500 euro fossero per tutte le aziende pastorali - riferiscono le due organizzazioni - vi è stata la smentita del presidente Cappellacci 'non ho mai detto questo'. Tutti i pastori sardi sono convinti di ricevere entro il 31/12/2010 i primi 2500 euro, ed ora è bene che sappiano che non è vero".
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