Arti marziali. Piludu e Fogu: “Con la Jka per costruire il futuro del karate tradizionale”

19 Marzo 2011
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(IlMinuto) – Cagliari, 19 marzo – "Metti il piede in fallo e cadi sette volte, otto rialzati e risorgi". Hagakure (I,128)
In questo aforisma tratto dall’Hagakure di Yamamoto Tsunetomo è racchiusa l’anima del Giappone che non si arrende allo tsunami. Lo stesso spirito portato avanti dal 1949 dalla Japan karate association. Nel 2011 la federazione che rappresenta la punta di diamante del karate tradizionale di stile shotokan nel mondo arriva ufficialmente in Italia e in Sardegna. Dopo due giorni di stage con la partecipazione dei maestri Takeshi Oishi (Jka Giappone – Università di Komazawa) e Takeshi Naito (Direttore tecnico per l’Italia), Il 13 marzo scorso a Macherio, in Lombardia, è stata fondata ufficialmente la Jka-Italia. I maestri Alberto Piludu e Alberto Fogu del Karate club Kanazawa di Quartu Sant'Elena – attivo ininterrottamente dal 1977 - sono stati nominati responsabili per la Sardegna della federazione del karate giapponese. “E’ la prima volta – spiega Piludu -  che la Jka fa ufficialmente attività in Italia in modo autonomo e indipendente. Questa associazione rappresenta nel mondo la continuità nella pratica della forma più alta del karate tradizionale, la punta di diamante della cultura dello stile shotokan. L’adesione alla Jka è un’occasione per dare un futuro a tutti i karateka isolani che si riconoscono nella tradizione e nei valori del karatedo stile shotokan”.
La pratica di questa arte marziale va oltre la dimensione strettamente sportiva. “Il karate – sottolinea Piludu - serve per raggiungere gli obiettivi sia nello sport che nella vita. Solo attraverso il sacrificio, in questo caso attraverso la ricerca della perfezione del movimento, si rafforza il carattere. La vita è sempre piena di ostacoli e occorre rafforzarsi”.
Per contatti e informazioni:
http://www.karateclubkanazawa.com/
http://www.jkaitalia.it/
Raccolta fondi  della Jka di Tokyo per lo tsunami dell’11 marzo:
http://www.jka.or.jp/english/news/2011_relief_money.html
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