UN ANNO FA. L’allarme: "Giù le mani dal nuovo ospedale di Alghero. No all’accorpamento con la Azienda ospedaliera sassarese"

19 Marzo 2011
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(IlMinuto) – Cagliari, 20 marzo 2010 – “Sanità algherese in pericolo”. E’ questo l’allarme che l’associazionismo di base della città catalana lancia con un documento approvato nei giorni scorsi al termine di una partecipata assemblea nella sala Conferenze “SS. Nome di Gesù”. I sottoscrittori dicono no all’accorpamento della struttura algherese all’Azienda Ospedaliera di Sassari – deciso dalla Commissione Sanità della Regione Sardegna – e difendono il progetto di nuovo ospedale, voluto dalla Giunta Soru e messo in pericolo dai recenti tagli al bilancio regionale. “L’accorpamento della struttura algherese a Sassari – scrivono – non nasce da una ristrutturazione razionale della Sanità, ma prende le mosse da un dato storico incontrovertibile (…). Da sempre Alghero, per volontà di caste politiche serve e succubi, è vissuta all’ombra ed al seguito dei personaggi che Sassari ha nel tempo generato”. Gruppi di potere che “non hanno mai lottato per il bene comune della gente, ma sempre ad uso e consumo delle caste di turno”. L’arcipelago dell’associazionismo algherese, che comprende il Comitato per il  Nuovo Ospedale, le associazioni di volontariato, i comitati di quartiere e di borgata, fa il paragone con il “caso” Ozieri. “Risulta incomprensibile – si legge nel documento – la diversità di trattamento tra gli ospedali di Alghero e di Ozieri, entrambi di secondo livello. Il primo viene accorpato all’Azienda ospedaliera di Sassari (primo livello), mentre il secondo mantiene la sua autonomia come struttura di secondo livello”. “Mentre il Goceano – prosegue il documento – vede riconosciuto il suo diritto a mantenere in piena autonomia il suo Ospedale di secondo livello, Alghero, con i 60mila abitanti del del suo distretto, vede ridurre la sua struttura di secondo livello a struttura ambulatoriale”. Se l’accorpamento verrà confermato – sottolinea la nota – “gli utenti del distretto algherese dovranno recarsi nelle strutture sassaresi per le prestazioni ospedaliere”. Dice no all’operazione “accorpamento” anche il Consiglio comunale di Alghero, con un ordine del giorno approvato dalla maggioranza e dall’opposizione. Il documento dell’associazionismo algherese difende senza esitazioni il progetto di nuovo ospedale voluto e finanziato dalla precedente Giunta regionale con 80 milioni di euro. L’esecutivo Cappellacci ha ridotto i fondi a disposizione per la realizzazione della struttura. “La somma iniziale – spiega la nota – veniva decurtata a 60 milioni di euro, i quali, stando la previsione di spesa ipotizzata all’inizio della storia, facevano presagire la solita incompiuta”. Ma i 47 milioni di euro effettivamente spesi per la costruzione dell’ospedale gemello di San Gavino – progetto identico – dovrebbero poter significare la “salvezza” per la struttura algherese. Nonostante l’ulteriore riduzione di 10 milioni di euro dei fondi a disposizione, denunciata la scorsa settimana dall’associazionismo catalano, 50 milioni dovrebbero bastare a garantire ad Alghero il suo nuovo ospedale.
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