Documento. Comitato Carlofortini Preoccupati: "A Portovesme costo sanità sei volte superiore a media europea"
Dati Agenzia Europea per l'ambiente per l'area Portovesme il costo sanitario è di circa sei volte superiore alla media europea!
Il 24 novembre 2011, sono stati pubblicati i dati dell' Agenzia Europea per l' Ambiente (EEA) questo studio classifica e raggruppa 622 impianti industriali inquinanti in tutta europa.
Tra le industrie sarde troviamo: al 69 posto Saras Raffinerie S.P.A., all'87 Centrale Termoelettrica Di Fiume Santo, al 186 : Enel Produzione Centrale Sulcis (Grazia Deledda), al 434 Polimeri Europa Porto Torres, al 520 Alcoa Trasformazioni Portovesme.
Nell'elenco non appaiono altre industrie sarde. Da questi dati, inoltre, si può stilare una classifica delle industrie italiane più inquinanti e tra le prime 12 troviamo tre sarde:
- Terzo posto per Saras
- Quinto per la Centrale di fiume Santo
- Dodicesimo posto per la Centrale dell'Enel di Portovesme.
L'Agenzia Europea, ha utilizzato i dati relativi al 2009 (E-PRTR) in riferimento a inquinanti come : inquinanti atmosferici (NOx, SO2, NH3, NMCOV, particolato sottile), microinquinanti, metalli pesanti, e, per gli inquinanti organici, benzene, IPA e CO2...
I dati sulle emissioni sono poi stati elaborati sulla base di una metodologia di analisi costi-benefici espressa poi in milioni di euro. Per gli inquinanti aventi un effetto sanitario locale/regionale è stato calcolato sia il VOLY (valore degli anni di vita persi), sia il VSL (il valore della vita statistica).
Abbiamo estrapolato i dati della stima fatta dall'Agenzia Europea per la zona di Portovesme per il 2009 in termini di salute persa, cioè i costi sanitari che subisce la popolazione sulcitana per vivere al fianco delle ciminiere. Il costo della centrale Enel è valutato VOLY: 107 e VSL: 162 mentre per Alcoa VOLY : 42 e VSL : 100; quindi la stima complessiva del danno sanitario varia dai 149 ai 262 milioni di euro.
Abbiamo, quindi, calcolato quanto potrebbe essere il costo per ogni abitante del sulcis e varia tra i 1000 e i 2000 euro l'anno, il risultato è veramente allarmante infatti il costo è di circa 6 volte superiore alla media europea, che si aggira invece tra i 200 e 330 euro l'anno per ciascun cittadino della comunità.
Queste stime, per il Sulcis-Iglesiente, sono comunque in difetto perché non tengono in considerazione gli impianti della Portovesme Srl , né tantomeno delle discariche come Carbosulcis e Bacino fanghi rossi ecc. La valutazione potrebbe essere ulteriormente sottostimata perché i dati sono forniti dalle stesse aziende e non da enti pubblici o istituti indipendenti.
Abbiamo poi elaborato la stima complessiva del danno sanitario per la Sardegna trovando una spesa complessiva variabile: dai 656 milioni sino a più di 1 miliardo di euro. Questo inquinamento, costa a ogni cittadino sardo all'anno una cifra compresa tra i 410 e i 625 euro. Anche questo dato è sottostimato perché non tutte le industrie sarde sono contempalte nello studio.
Alla luce dei dati forniti dall'Agenzia Europea chiediamo nel brevissimo termine maggiori controlli alle industrie effettuati da enti pubblice o istituti indipendenti, un'indagine epidemiologica estesa per tutta la Provincia, avvio urgente delle bonifiche e la riconversione verso attività non inquinanti, con il reinserimento di tutti i lavoratori .
Comitato Carlofortini Preoccupati