Inno di Mameli obbligatorio a scuola. Le reazioni di aMpI e del PSd'Az

8 Marzo 2012
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(IlMinuto) – Cagliari, 8 marzo – E' del 5 marzo la notizia che l'inno di Mameli sta per entrare nelle classi italiane in maniera obbligatoria. L'idea nasce da un provvedimento messo a punto dalla Commissione Cultura della Camera, che insieme all'inno obbligatorio nelle scuole prevede anche l'istituzione di una Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, e della bandiera. Il provvedimento è vicino al traguardo, manca solo il parere della commissione Affari Costituzionali e poi verrà chiesta la legislativa. Una strada che permette, senza passare attraverso l'Aula, di avere il via libera della Camera. Il tutto ovviamente per velocizzare i tempi. Tuttavia in Sardegna il Testo a marchio Pd e Pdl, che prevede che dal 2012-2013 nelle scuole di ogni ordine e grado, nell'ora di Cittadinanza e Costituzione, siano organizzati percorsi didattici e iniziative per "suscitare la riflessione sugli eventi e sul significato del Risorgimento", non da tutti viene accolto con l'entusiasmo sperato. "Apprendiamo con sdegno la notizia che il Parlamento italiano sta per approvare un disegno di legge sulla 'Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'inno e della bandiera'" afferma il Direttivo politico Nazionale di a Manca pro s'Indipendentzia. "In assenza dell’insegnamento della storia sarda nelle scuole, in mancanza di un regime di bilinguismo perfetto - spiega il comunicato stampa inviato dall'organizzazione della sinistra indipendentista - in una condizione di quotidiana discriminazione razziale e culturale del popolo dei Sardi, riteniamo questa nuova iniziativa statale un atto di guerra contro la nostra identità nazionale". Contrari anche i sardisti. "Pensare di voler imporre per legge l’insegnamento obbligatorio dell’inno di Mameli è inaccettabile e grottesco - dichiara il segretario nazionale del Partito Sardo d’Azione Giovanni Angelo Colli -, la Sardegna ha già il suo inno nazionale che è Procurade e Moderare Barone sa tirannia", il PSd'Az pertanto invita il presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci a salvaguardare l'unità nazionale del Popolo sardo che "neanche 150 anni di storia italiana sono riusciti a cancellare".

S.P.
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