Insegnamento del sardo a scuola. Una grande opportunità formativa e culturale

25 Gennaio 2013
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(IlMinuto) – Cagliari, 25 gennaio – Il prossimo anno scolastico le famiglie della Sardegna potranno scegliere se far insegnare il sardo a scuola ai loro figli. A farlo sapere è l'ufficio stampa dell'Assessore della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport Sergio Milia. Un'ottima novità e un primo passo per ridare dignità alla lingua dei Sardi. Già nelle settimane scorse l'assessore Milia aveva sollecitato il responsabile ministeriale della scuola in Sardegna, Enrico Tocco, a sensibilizzare i dirigenti delle autonomie scolastiche all'inserimento dell'opzione per l'insegnamento della lingua sarda nei moduli di pre-iscrizione per l'anno scolastico 2013-2014. Una risposta positiva, quella arrivata dalla Direzione Scolastica, che ha inviato una circolare a tutti i capi di istituto in cui si richiede l'applicazione della normativa statale in materia. “Ogni scuola, in base al grado di istruzione che è chiamata a gestire, all’organico di cui dispone, alle strutture fisiche, alle risorse finanziarie, strumentali e professionali a cui può fare affidamento – scrive Tocco ai dirigenti scolastici - realizza il suo Piano dell’Offerta Formativa. Il curricolo obbligatorio può essere quindi arricchito e integrato da ulteriori proposte formative". "In questo quadro – continua Tocco - appare opportuno ricordare che le indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione prevedono, per il percorso riguardante l’italiano, di prendere in considerazione, tra l’altro, la ricchezza e la varietà delle lingue minoritarie, che hanno particolare rilievo nel patrimonio linguistico della Sardegna". In base alla legge 482/99, che tutela la lingua sarda e le varietà alloglotte presenti in Sardegna, i genitori dovranno comunicare all’istituzione scolastica interessata di volersi avvalere per i propri figli dell'insegnamento della lingua di minoranza. Soddisfatto l'assessore Sergio Milia che afferma "Non abbiamo vinto la guerra però una battaglia l'abbiamo conquistata, siamo riusciti a garantire, da parte del Ministero, l'applicazione della legge anche se tardivamente e possiamo ora impegnarci per rialzare la testa e iniziare il nuovo cammino". "L'obiettivo - prosegue - è raggiungere in cinque anni almeno la maggioranza delle famiglie che optano per il sardo (o le altre lingue presenti in Sardegna) e un'educazione multilingue che non dimentichi l'italiano e le altre lingue straniere".

F.P.
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