"Potermi esprimere in pace attraverso la Pittura": il sogno divenuto realtà nella continua ricerca di Salvatore Pani

24 Ottobre 2022
salvatore pani

Oggi la Redazione de IlMinuto notizie Mediterranee ha incontrato Salvatore Pani, pittore marrubiese che tra la fine di maggio e inizi di giugno ho ottenuto il “Premio Cultura” alla Biennale di Venezia. Il pittore si è raccontato al nostro giornale attraverso un dialogo serrato.

Salvatore Pani e l'arte: come si racconta?
Domanda non facile a cui rispondere. L'arte appartiene a tutti, ma viverla direttamente e produrla non è cosi semplice, logicamente bisogna avere le doti che madre natura ci regala e poi con tanto studio continuo - scuola, corsi di specializzazione e tanto lavoro di impegno e esercizio eseguito per anni - si arriva a raggiungere i risultati tanto agognati. Nel mio caso, con la pittura, partendo dai disegni che sin da piccolo coloravano la mia fantasia, è cominciata questa grande passione che nel tempo è diventata la consuetudine del mio pensiero e del vivere quotidiano.

Chi ha influenzato il suo percorso artistico?
Come dicevo, la scuola ha avuto la sua grande importanza. Aver frequentato il Liceo Artistico di Cagliari con la presenza di diversi grandi Maestri, professori del calibro del grande Foiso Fois e del grande Pinuccio Sciola, per citarne solo alcuni, ha sicuramente influenzato il mio percorso artistico. Erano anni in cui il Liceo Artistico cagliaritano era una fucina in cui insegnavano artisti illustri. Poi è venuta la continua ricerca di un genere pittorico in cui identificarmi. Questa ricerca ha reso il mio percorso più difficile, ma alla fine, lasciando da parte ogni velleitaria pretesa che potesse degenerare da semplice ambizione a impossibilità di affermazione, proprio questa ha dato più ampio respiro e serenità al mio lavoro.

Perché?
Perché aver ritrovato il passo giusto è stata la chiave di tutto, rimanendo con i piedi per terra con umiltà. Così mi è stato insegnato dai miei maestri di ieri, Fois e Sciola, ed oggi dal maestro di pittura Iperrealista Paolo Tagliaferro.

veneziaBiennale di Venezia e Salvatore Pani: quale il legame?
La partecipazione alla Biennale di Venezia segna un momento felice del mio percorso artistico, reso possibile da una selezione che mi ha onorato di diventare membro AIAM, ovvero membro nella sezione pittori dell'Accademia Internazionale di Arte Moderna di Lecco in Lombardia, diretto splendidamente dall'infaticabile scrittrice, poetessa e critico d'arte Serena Caleca. Tale appartenenza mi ha dato modo di partecipare, come pittore iperrealista, a diverse mostre internazionali in Italia, Spagna e a Dubai. In ultimo, in Veneto

Che cosa è il colore per Salvatore Pani?
La conoscenza del colore e lo studio della luce sono alla base della pittura in ogni sua forma, raggiungerne la piena padronanza è l'obbiettivo essenziale di ogni artista, figurativo o astratto che sia. Sicuramente il colore ha determinato, anche nella mia ricerca espressiva, un'attrazione fatale da cui non si può prescindere.

Ritrattista o paesaggista?
Ogni mia opera nasce da stimoli continui e diversi. Tutti sono spinti in diverse direzioni da particolari stati d'animo e dal contingente percorrere della vita. Risponderei: tutti e due, a volte singolarmente e a volte contemporaneamente. Attraverso i ritratti mi piace rappresentare l'uomo in ogni sua sfaccettatura per catturarne l'anima e la sua essenza vitale; inevitabilmente amo anche raffigurare il paesaggio che lo circonda quale elemento rappresentativo di un percorso temporale. In ogni caso, ogni volta che opero una scelta ciò a cui tendo è la rappresentazione del bello. Accade in ogni mio lavoro, cerco la tranquillità, i sentimenti nobili e tutto ciò che assurge alla perfezione. Tuttavia, mi rendo conto che questo rimane un obbiettivo difficile da raggiungere.

Quale è il sogno nel cassetto di Salvatore Pani?
È un cassetto stracolmo direi, ma devo ringraziare di avere la fortuna di riuscire ad aprirlo e liberare il suo contenuto anche se a piccoli passi. Tutto questo grazie all'impegno e al continuo lavoro. Comunque il sogno più grande penso di averlo già raggiunto: è quello di potermi esprimere e sentirmi in pace attraverso la Pittura.

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