Rigassificatori, i Comitati chiedono chiarezza

«Come può sostenere di essere contraria alla speculazione energetica quando di fatto la favorisce?»
26 Ottobre 2023
assessora pili

Il Coordinamento dei comitati sardi contro la speculazione energetica, attraverso un comunicato, contesta la posizione dell'assessora regionale  Anita Pili in merito ai recenti annunci sui rigassificatori da realizzare nell'isola.


Mentre il consiglio regionale dorme sonni profondi, per niente turbato dal problema della speculazione energetica e della conseguente necessità di una moratoria che tutti dicono essere necessaria, il ministro Pichetto Fratin e l'assessora all'industria Anita Pili, nella sua qualità di presidente della conferenza stato regioni per le questioni energetiche, annunciano che ormai è pronta l'intesa con lo stato per la realizzazione di rigassificatori di grande taglia subito al Nord (Fiumesanto) e poi al Sud (Sulcis e Cagliari- Giorgino).

Se l'intesa, come pare, va avanti significa che hanno dato il via ad una massiccia dotazione di metano: una fonte energetica fossile costosissima ,"fuorilegge secondo le norme UE recepite dallo stato italiano.

La spregiudicata operazione verrà pagata dagli utenti ai quali sarà addebitato il costo delle reti urbane realizzate nei vari comuni dell'isola.

Ora la domanda che ci poniamo è: ma se le fonti fossili devono essere progressivamente superate a favore delle rinnovabili (65% entro 2030) quale è il senso di questa operazione? Aumentando la produzione fossile è chiarissimo che debbano aumentare, di conseguenza, i GW di installazione rinnovabile.

Va fatto notare che, per quanto riguarda le esigenze della nostra isola, se gli impianti di nuove rinnovabili vengono realizzati in aree compromesse, si consuma zero territorio e si raggiungono gli obbiettivi previsti di riduzione delle emissioni e dell' aumento di produzione energetica da rinnovabili. Ma se, invece di diminuire, aumentano le centrali fossili, i GW di rinnovabili necessari al raggiungimento degli obiettivi UE aumentano!

L'assessora chiarisca!

È consapevole che l'aumento dell'utilizzo del fossile (gas metano) favorisce l'aumento delle rinnovabili?

Perché consentire una nuova dipendenza da una fonte fossile molto costosa come il metano, già oggi aumentato più del 30% e peraltro sensibilissimo all’ instabilità geopolitica?

Come può sostenere di essere contraria alla speculazione energetica quando di fatto la favorisce?

Ribadiamo ancora una volta che i comitati sardi sono favorevoli ad una transizione energetica green ed equa verso i territori e le persone. Non siamo disposti a permettere che la Sardegna diventi una gigantesca piattaforma energetica a favore della speculazione.

Assessora Pili a che gioco sta giocando?

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