Al via «Primavere sarde» tra rappresentazioni teatrali, conferenze a scuola e il primo monumento agli angioyani

«Sa Sarda Rivolutzione» raccontata agli studenti
11 Aprile 2024
angioy

Son trascorsi dieci anni dalla prima edizione di «Primavere sarde», contenitore di eventi e rappresentazioni teatrali sulla «Sarda Rivolutzione» promosso e messo in scena dal Teatro S’Arza. Nel corso del tempo l’evento si è arricchito di associazioni promotrici e attività e quest’anno inizierà con qualche girono d’anticipo rispetto al consueto 28 aprile, giorno in cui si celebra Sa Die de sa Sardigna.

Il 24 aprile, presso l’auditorium di via Monte Grappa, circa quattrocento ragazzi del liceo Classico, musicale, coreutico D.A. Azuni, del liceo Artistico Filippo Figari e del Liceo Margherita di Castelvì, parteciperanno all’incontro organizzato da una ricca rete di associazioni. Oltre alle scuole, alla compagnia teatrale S’Arza, anche Sa Domo de Totus, ANS, i Cobas Scuola Sardegna, il collettivo universitario Bardana e con l’importante adesione dell’Intergremio. La presenza dell’Intergremio “è fondamentale perché quest’anno – spiega Romano Foddai, regista del Teatro S’Arza - la rievocazione di questi importanti fatti storici ruoterà attorno al ruolo delle corporazioni cittadine nella rivoluzione e questo è indice del fatto che questa iniziativa si stia radicando nelle scuole e nell’associazionismo cittadino”. Oltre al presidente dell’Intergremio Fabio Madau incontreranno i ragazzi lo storico Federico Francioni, il saggista Piero Atzori, il prof. Cristiano Sabino e la docente e scrittrice Franca Pirisi. Ma la mattinata non consisterà di sola teoria. Gli interventi saranno infatti intervallati da brani musicali eseguiti dagli stessi studenti del liceo Classico, musicale, coreutico D.A. Azuni e da letture dei ragazzi del Liceo Margherita di Castelvì. Concluderà la mattinata lo spettacolo teatrale “I gremi nella sarda rivolutzione” del Teatro S’Arza, con regia di Romano Foddai, con la partecipazione di Clara Farina.

Lo spettacolo teatrale “I gremi nella sarda rivolutzione” verrà replicato sabato 27 aprile alle ore 18 con la preziosa collaborazione del coro Amici del Canto Sardo diretto dal M° Tore Bulla e con il contributo dell’Assessorato alla Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e della Fondazione di Sardegna. Lo spettacolo porterà la «Sarda Rivolutzione» per le strade di Sassari, partendo – come da tradizione – da piazza Tola. Il percorso non è casuale e toccherà i luoghi simbolo dove più di duecento anni fa, gli angioyani sassaresi tentarono di abolire il feudalesimo e di fare della Sardegna una Repubblica indipendente. I martiri angioyani e le vicende sassaresi dei Vespri Sardi prenderanno vita creando un momento di consapevolezza storica sulla Sardegna.

L’edizione 2024 di «Primavere Sarde» lascerà però letteralmente il segno. Proprio il  28 aprile verrà infatti inaugurato, alle ore 10:30, il monumento dedicato agli otto rivoluzionari sardi che vennero impiccati sulle forche del Carmine Vecchio nell’attuale Via Quarto, di fronte alla sede centrale del liceo Artistico. La vicenda è stata ricostruita in uno studio di Piero Atzori, “Sassari. Il Carmine e gli Angioyani. Per un giardino che racconti quattro secoli di storia”.

Tra gli otto martiri sardi anche il braccio destro di Angioy, Frantziscu Cillocco, che tentò di rilanciare il processo rivoluzionario sbarcando in Gallura dalla Corsica nel 1802 ma fu tradito, insieme a diversi suoi compagni, condotto a Sassari in catene e qui infine torturato barbaramente e ucciso appunto sulle forche.

Il progetto del monumento, ideato da Sa Domo de Totus e patrocinato dal Comune di Sassari, è stato realizzato dal docente dell’artistico Vittore Loriga e la campagna di comunicazione e di crowdfunding su Produzioni da basso (il monumento è completamente finanziato dai promotori) è stata curata dai ragazzi della quarta D grafica, sostenuti dai loro docenti Claudia Usai, Luigi Fradddi. Il monumento ai rivoluzionari “è un grande ombelico di acciaio – conclude Cristiano Sabino, docente di filosofia al Figari – attorno a cui, nei prossimi anni, sempre coinvolgendo i ragazzi, restituiremo memoria e dignità ad una storia cancellata e nascosta”.

Fra i relatori dell’inaugurazione del monumento l’assessore e vice sindaco Antonello Sassu che rappresenterà il Comune in quella che a tutto gli effetti una giornata storica, visto che si tratta del primo monumento alla «Sarda Rivolutzione» dell’isola.

 

Comunicato stampa

 

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