L'associazione Libertade denuncia la Repressione della lotta contro la speculazione energetica

Pubblichiamo integralmente la denucia dell'associzione Libertade sui fatti di Oristano
17 Luglio 2024
porto di Oristano

Pubblichiamo integralmente la denucia dell'associzione Libertade sui fatti odierni di Oristano

 

Oggi abbiamo assistito ad un atto gravissimo di repressione da parte dello Stato Italiano nei confronti dei pacifici manifestanti al Porto di Oristano.

Questi cittadini, con coraggio e determinazione, stanno protestando contro la speculazione eolica che minaccia il nostro territorio. 

Lo stato Italiano infatti ha in serbo una ennesima servitù coloniale per la nostra terra, relegata al ruolo di produttrice di energia elettrica da esportare, per il solo profitto degli speculatori e delle multinazionali dell' energia che nel nome di una fasulla transizione energetica puntano a spartirsi i miliardi del PNRR.

Le attiviste e gli attivisti che stanno difendendo la Sardegna ad Oristano, anziché ricevere ascolto e rispetto, sono stati brutalmente colpiti da provvedimenti repressivi.

Come se non bastasse, è stato sequestrato ogni strumento che potesse permettere loro di sopportare la calura estiva: gazebo, tende e altri oggetti di conforto sono stati sottratti, lasciando i manifestanti esposti a condizioni climatiche estremamente difficili. 

Questa azione non solo mostra una totale mancanza di empatia e rispetto per i diritti umani fondamentali, ma rappresenta anche una chiara volontà di soffocare ogni forma di dissenso.

L’assordante silenzio della Presidente della Regione Alessandra Todde di fronte a questi episodi non fa che acuire il nostro sdegno. 

È impossibile rimanere indifferenti di fronte alla complicità di chi dovrebbe rappresentare e difendere il popolo sardo.

La repressione messa in atto dallo Stato Italiano, e sostenuta dal silenzio delle istituzioni regionali, ci spinge a riflettere ancora una volta sulla necessità di proteggere la nostra esistenza, il nostro territorio e la nostra dignità.

Non possiamo accettare che i diritti del popolo sardo vengano calpestati in questo modo.

Associazione Libertade

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