Prezzi gonfiati dalla Robin Tax. La petizione di Altroconsumo

13 Fiàrgiu 2013
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(IlMinuto) – Cagliari, 13 febbraio – Bollette della luce e del gas gonfiate per recuperare quanto versato per la cosiddetta Robin tax. In questo modo le imprese che lavorano nel campo dell'energia si fanno furbe aggirando un divieto esplicito a discapito dei consumatori. L’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas ha infatti segnalato al Parlamento che negli ultimi anni sono state diverse le imprese del settore energetico e petrolifero ad aver trasferito sui consumatori l’addizionale sull’Ires, la cosiddetta “Robin tax”, addebitandola sulle bollette di luce e gas e sui carburanti. Sulla questione si è pronunciata l'associazione Altroconsumo Sardegna, che chiede al governo e all'autority "di comunicare i nomi delle aziende coinvolte, l’entità degli addebiti scaricati sui consumatori e che venga predisposto il rimborso automatico per gli utenti". La tassa che gli imprenditori caricano sugli utenti è figlia della Robin tax, la quale mira a colpire gli extra-profitti di alcune tipologie di imprese. Un provvedimento che cerca di sottrarre un po' di utili alle aziende del settore dell'energia in vista di una ridistribuzione. "Aggirando il divieto di traslazione', - spiega la nota di Altroconsumo - secondo il rapporto dell'Autorità per l'Energia, molte imprese che pagano la Robin tax la scaricano poi sui consumatori". E' questo l'escamotage usato per recuperare la redditività sottratta dalla tassa aumentando il differenziale tra il prezzo d'acquisto e i prezzi di vendita. Tutto ciò grava pesantemente sul consumatore finale, il cui svantaggio è quantificabile in 1,6 miliardi di euro, cifra sistematicamente caricata sulle bollette di luce e gas e sui prezzi del carburante. Per recuperare quanto versato con la cosiddetta Robin tax Altroconsumo ha lanciato una petizione online.

F.P.

Fotografia di Festival della Scienza. Fonte Flickr
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