Plastica, il Wwf: «l’Italia è tra i peggiori Paesi inquinatori che si affacciano sul Mediterraneo»

Il report pubblicato in occasione della giornata mondiale dell'ambiente
5 Làmpadas 2023
wwf plastica

Nella Giornata mondiale dell’ambiente il Wwf ha pubblicato il nuovo report “Plastica: dalla natura alle persone. È ora di agire”.

Per l'organizzazione internazionale non governativa di protezione ambientale è stato uperato il limite planetario di plastica e di inquinanti chimici con danni (quasi) irreversibili per specie e salute umana. «Il report conferma - leggiamo - che l’Italia è tra i peggiori Paesi inquinatori che si affacciano sul Mediterraneo, contribuendo all’inquinamento soprattutto in qualità di secondo più grande produttore di rifiuti plastici in Europa.

Per il WWF non è più sostenibile attuare un piano di riciclo limitato agli imballaggi e chiede al governo di estendere la raccolta differenziata a tutti i prodotti in plastica di largo consumo affinché si trasformino in nuovi oggetti, facendo crescere l’economia circolare come valore condiviso». «Sono innumerevoli e significativi - si legge nel sito del Wwf - i danni causati da ogni fase del ciclo di vita della plastica, dalla produzione all’utilizzo fino allo smaltimento A fronte di una produzione in costante crescita, infatti, lo smaltimento della plastica è oggi ancora altamente inefficiente e inefficace, con tassi di riciclo inferiori al 10% a livello globale. Il risultato è che fino a 22 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica entrano nell’ambiente marino e altrettanti nell’ambiente terrestre ogni anno, in gran parte plastica monouso. Inoltre, attualmente, la produzione di plastica è responsabile di circa il 3,7% delle emissioni globali di gas serra e si prevede che questa percentuale possa aumentare fino al 4,5% entro il 2060, se le tendenze attuali continueranno senza controllo».

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