Il tartufo in Sardegna, un convegno a Lodè
Sabato 21 ottobre alle 17, nella Sala consiliare di Lodè, si svolgerà un incontro informativo e conoscitivo sul tartufo in Sardegna nel quale interverranno il dott. Enrico Lancellotti, vice presidente dell’Associazione Tartufai della Sardegna “Paolo Fantini”, e la dott.ssa Dina Porazzini.
L’incontro è parte integrante del progetto BioVeg (BIOdiversità VEGetale) - promosso dal Comune di Lodè e dal CEAS Montalbo di Lodè, finanziato dalla RAS - Regione Autonoma della Sardegna e patrocinato dal Parco di Tepilora - che punta a migliorare nel tempo l’integrazione e l’equilibrio delle risorse agricole e zootecniche seguendo i principi dell’agroforestry privilegiando le produzioni di qualità e la sostenibilità degli interventi, focalizzando l’attenzione sull’ecosistema nel suo complesso e sulle comunità che lo abitano. I boschi e le foreste, grazie al loro ruolo multifunzionale, hanno un’importanza rilevante per il sistema ecologico, culturale e socio-economico dei territori montani e rurali.
«La multifunzionalità dei boschi - affermano i promotori dell'incontro - si concretizza nella loro capacità di offrire un’ampia gamma di servizi ecologici e di prodotti economici. Aumentare la consapevolezza e la conoscenze della multifunzionalità dei boschi è fondamentale per ottenere una partecipazione attiva delle popolazioni locali a tutte le attività di conservazione e ripristino della biodiversità e per poter valorizzare in modo efficace i servizi ecosistemici che il bosco offre».
Attraverso la realizzazione di una piccola tartufaia, nel cuore della Riserva di Biosfera “Tepilora, Rio Posada e Montalbo” MaB UNESCO, si vuole dimostrare come «il ripristino della superficie forestale di aree degradate con piante tartufigene contribuisca a incrementare la biodiversità e a fornire prodotti forestali non legnosi, come i tartufi, che possano contribuire a valorizzare e incrementare le risorse locali offrendo occasioni di sviluppo economico sostenibili con la presenza e la tutela del bosco».
Il luogo destinato alla nascita della tartufaia è stato identificato ai piedi del Montalbo - Sito di Importanza Comunitaria - presso l’Azienda Agrituristica “Su Cunzatu de Vitale” a Sant’Anna di Lodè, nel quale verranno a breve messe a dimora piante tartufigene, in modo da creare un piccolo rimboschimento che possa con il tempo dare un prodotto gastronomico nobile come “il tartufo”, ma anche una zona verde, fruibile dalla popolazione locale e dai turisti.
«Con quest’azione, il progetto si pone obiettivi specifici quali: incrementare le superfici boschive; conservare e icrementare la biodiversità; ripristinare e valorizzare i servizi ecosistemici e infine mostrare come creare opportunità economiche dalla commercializzazione del tartufo».