Sardegna "Batteria" d'Italia: allarme UGL Cagliari

Con una stampa datata 28 aprile 2025, l'UGL Cagliari esprime tutta la sua preoccupazionein materia di energia. “La Sardegna - si legge - rischia di essere sacrificata sull'altare del fabbisogno energetico nazionale, trasformandosi in una mera 'batteria' per servire le altre regioni italiane senza alcun beneficio economico reale e con pesanti ripercussioni ambientali ed economiche”.
L'organizzazione sindacale evidenzia come i dati sui flussi energetici svelino un preoccupante scenario di "colonialismo energetico". Oltre 3.500 gigawattora di energia elettrica prodotta nell'Isola vengono esportati, un quantitativo non necessario al fabbisogno sardo. Questo surplus, destinato ad aumentare con la spinta verso le fonti rinnovabili, sta trasformando la Sardegna in un semplice fornitore di energia per l'Italia.
L'UGL Cagliari si fa eco, quindi, delle preoccupazioni espresse dall'ingegnere industriale Giovanni Cossu, lo fa puntando i riflettori sul prezzo che la Sardegna dovrebbe pagare a livello di devastazione ambientale. “L'installazione di impianti eolici e fotovoltaici spesso realizzata senza una pianificazione strategica adeguata - sottolinea Geraldo - minaccia di deturpare il paesaggio, consumare suolo fertile e compromettere l'ecosistema locale”.
Non è tutto. Il sindacato pone altresì l'accento sulla mancanza di benefici economici concreti per la Sardegna derivanti da questo massiccio export di energia. “Si assiste - rimarca il sindacato - a una potenziale espropriazione del territorio, con impatti negativi significativi su settori chiave come l'agricoltura e l'allevamento, pilastri dell'economia regionale, a causa dell'occupazione di terreni e dell'alterazione degli equilibri naturali”.
L'UGL Cagliari chiede con forza alla Regione Sardegna e al Governo italiano un'urgente “riconsiderazione di questa impostazione energetica”. Per il sindacato è necessario un cambio di paradigma che ponga al centro gli interessi della comunità sarda, prevedendo benefici economici tangibili e una tutela prioritaria del patrimonio ambientale.