Minaccia Nucleare: nel mirino anche la Sardegna

La minaccia nucleare incombe nuovamente sulla testa del popolo sardo. A mettere in allerta la Sardegna è il Comitato Nonucle-Noscorie, che richiama l'attenzione dei Sardi invitandoli a tenersi pronti per una mobilitazione di massa.

I Sardi, si sa, sono contrari al nucleare. Lo hanno dimostrato con il voto al referendum consultivo del maggio 2011, quando oltre il 97% della popolazione avente diritto di voto ha detto NO al nucleare. Non è tutto, perché il NO è stato altresì ribadito a maggioranza con il voto del giugno successivo, quello del Referendum abrogativo italiano.

All'epoca, il Comitato Nonucle-Noscorie, si è trovato in prima linea nella lotta contro l'energia nucleare. Come allora anche oggi si mobilita per difendere la terra sarda.

Ecco dunque che, dopo aver appreso dal web e dalla stampa la notizia della Sardegna quale possibile sito per il Deposito Unico di scorie nucleari, il Comitato ribadisce e sottolinea a caratteri cubitali il NO “deciso dei Sardi contro l’individuazione di siti possibili in Sardegna”.

“Sappia il governo, - si legge in una nota stampa - che in nessun caso i Sardi rinunceranno alla tutela della volontà già espressa dal popolo sardo. Volontà di indisponibilità al nucleare dichiarata con chiarezza, non solo con la mobilitazione di massa ma anche con atti ufficiali che più volte il Comitato Nonucle-Noscorie si è premurato di ricordare”.

Il Comitato ricorda che la Sardegna si è espressa con “Referendum, Leggi e Ordini del Giorno Regionali, Delibere dei Comuni e delle Province”, che sul tema esiste anche una Determinazione della Conferenza Episcopale Sarda.

“Per alzare il livello di bardanìa” – si precisa nel comunicato - il Comitato si riunirà on-line. All'ordine del giorno della riunione “la non esclusione della Sardegna dal novero dei siti possibili per il Deposito Unico per le Scorie Nucleari”. Ecco perché dopo la riunione il Comitato Nonucle-Noscorie chiederà “ai Sardi di tenersi pronti alla mobilitazione di massa”.

A.C.