Documento: scegliamo il sardo a scuola per i nostri figli. Appello di a Manca pro s'Indipendentzia
La legge italiana 482 del 1999 (articolo 4, paragrafo 5) riconosce a tutti i padri e le madri di Sardigna il diritto di scegliere che ai loro figli venga insegnata la lingua sarda.
In attesa che il popolo sardo abbia la possibilità di inserire l’obbligo di insegnamento del sardo a scuola e abbia il potere di organizzare la scuola a seconda dei suoi bisogni e dei suoi interessi reali, dobbiamo utilizzare questa legge per far imparare il sardo ai nostri figli.
In più di dieci anni sono state poche le scuole che hanno rispettato questo diritto, perché nessuno ha fatto rispettare la legge e nè le scuole nè i media hanno informato le famiglie sull’esistenza di questa possibilità.
Quest’anno, per la prima volta, l’Ufficio Scolastico Regionale ha rispettato la legge e ha mandato una lettera a tutte le scuole comunicando che devono inserire l’opzione dell’insegnamento del sardo nei moduli per iscrivere i ragazzi per l’anno 2013/2014.
Quindi, da quest’anno, le famiglie possono effettivamente scegliere di far imparare il sardo ai figli per il prossimo anno scolastico (c’è tempo fino al 28 febbraio).
Quello che temiamo adesso è che le famiglie non vengano dovutamente informate su questa possibilità. Crediamo inoltre che sia necessaria una seria campagna sugli effetti benefici del bilinguismo sullo sviluppo cognitivo dei ragazzi e sulle maggiori capacità di apprendimento di altre lingue.
A Manca pro s'Indipendèntzia chiede a tutte le madri e ai padri sardi di pretendere l’insegnamento del sardo nella scuola per i propri figli. È gratuito ed è un diritto riconosciuto per legge. In tal modo dimostreremo allo stato italiano di essere un popolo che non lascia morire la sua lingua e daremo occasione a molti giovani professionisti sardi di lavorare.
Cominciamo con questo piccolo gesto a prendere coscienza e a costruire una scuola sarda costruita sui nostri bisogni.
a Manca pro s'Indipendentzia
In attesa che il popolo sardo abbia la possibilità di inserire l’obbligo di insegnamento del sardo a scuola e abbia il potere di organizzare la scuola a seconda dei suoi bisogni e dei suoi interessi reali, dobbiamo utilizzare questa legge per far imparare il sardo ai nostri figli.
In più di dieci anni sono state poche le scuole che hanno rispettato questo diritto, perché nessuno ha fatto rispettare la legge e nè le scuole nè i media hanno informato le famiglie sull’esistenza di questa possibilità.
Quest’anno, per la prima volta, l’Ufficio Scolastico Regionale ha rispettato la legge e ha mandato una lettera a tutte le scuole comunicando che devono inserire l’opzione dell’insegnamento del sardo nei moduli per iscrivere i ragazzi per l’anno 2013/2014.
Quindi, da quest’anno, le famiglie possono effettivamente scegliere di far imparare il sardo ai figli per il prossimo anno scolastico (c’è tempo fino al 28 febbraio).
Quello che temiamo adesso è che le famiglie non vengano dovutamente informate su questa possibilità. Crediamo inoltre che sia necessaria una seria campagna sugli effetti benefici del bilinguismo sullo sviluppo cognitivo dei ragazzi e sulle maggiori capacità di apprendimento di altre lingue.
A Manca pro s'Indipendèntzia chiede a tutte le madri e ai padri sardi di pretendere l’insegnamento del sardo nella scuola per i propri figli. È gratuito ed è un diritto riconosciuto per legge. In tal modo dimostreremo allo stato italiano di essere un popolo che non lascia morire la sua lingua e daremo occasione a molti giovani professionisti sardi di lavorare.
Cominciamo con questo piccolo gesto a prendere coscienza e a costruire una scuola sarda costruita sui nostri bisogni.
a Manca pro s'Indipendentzia
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