30 detenuti in sciopero della fame al carcere di Oristano

13 Febbraio 2013
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(IlMinuto) – Cagliari, 13 febbraio – Sono 30 i detenuti della sezione del primo piano del carcere di Oristano-Massama da due giorni in sciopero della fame. Scopo della protesta è denunciare le condizioni di inadeguatezza della Casa Circondariale. Oltre alle carenze strutturali, i fautori della protesta lamentano l’assenza della biblioteca e quella delle attrezzature per rendere agibile la palestra e il campo sportivo. Mancanze che costringono i carcerati a rimanere rinchiusi dentro le celle, gravati dall'impossibilità di socializzare liberamente a causa dell'ingiustificabile chiusura dei blindi e degli spioncini durante il giorno. Ma le carenze lamentate dai prigionieri non sono finite qui. Nel carcere di Massama, infatti, non si possono stendere i panni all'aperto, non vi è disponibilità di prodotti per la pulizia delle celle, e inoltre i detenuti non possono usufruire dell’acqua calda per le docce perché la sua erogazione è limitata alle sole prime ore del mattino. "A distanza di poco più di un mese - chiarisce la presidente dell'associazione Socialismo Diritti e Riforme Maria Grazia Caligaris - da quando avevano lamentato condizioni di invivibilità, i detenuti della struttura penitenziaria, inaugurata a novembre, intendono riproporre con forza le loro ragioni". I carcerati di Massama sono disperati, dal momento che non è garantito loro neanche il diritto alla salute. Ad oggi, infatti, l'Azienda Sanitaria Locale non è ancora riuscita ad assegnare i medici per 24 ore. "E’ auspicabile – conclude la presidente di Sdr – che, dopo il forte richiamo a migliorare le condizioni di vivibilità nella nuova struttura ancora in fase di messa a punto, la sospensione della protesta eviti un aggravamento della situazione e favorisca il ripristino della normalità".

F.P.

Fotografia di _Pek_. Fonte Flickr
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