La Sardegna a Berlino. Maurizio Rocca e il Caffè degli Artisti

3 Cabudanni 2011
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(IlMinuto) – Cagliari, 3 settembre – Berlino è probabilmente la città che meglio di altre si candida a rappresentare la storia contemporanea dell'Europa. Città dal passato travagliato, divisa a lungo da un Muro che ha segnato il confine non solo tra due diverse nazioni, ma tra due modelli politici ed economici in netta rivalità, facendo della capitale tedesca il principale campo di battaglia della Guerra Fredda. Una città troppo a lungo dominata dalla paura, dalla divisione, dal terrore, con il crollo del Muro ha incominciato un nuovo processo di riunificazione e crescita - che ancora oggi non ha completato il suo corso - in un clima festoso, quasi estatico, che ha portato numerosi giovani e non da tutto il mondo a sceglierla come meta delle vacanze e, in alcuni casi, come residenza. Italiani e sardi non sono certamente immuni dal fascino straordinario che Berlino esercita sui propri visitatori: la comunità italiana è infatti la terza della città. I sardi a Berlino sono oltre duemila. Come sempre l'espatrio non è una scelta facile, soprattutto in una città dal clima e dalle abitudini così diverse da quelle sarde come la capitale tedesca. Eppure la comunità sarda berlinese è numerosa, integrata e conduce una vita culturale fervida. “Penso che Berlino rispetto a qualsiasi altro posto, sia una scelta anomala per ‘espatriare’”, spiega Maurizio Rocca, classe 1971, titolare del “Caffè degli Artisti” nel multietnico quartiere di Kreuzberg. “Chi decide di venire a Berlino sia oggi che in passato - precisa Rocca - non lo fa certo per cercare fortune economiche. Berlino rimane la città più povera della Germania, che ha dovuto affrontare la riunificazione delle due Germanie. Si tratta però di una metropoli a misura d'uomo, con un a qualità della vita altissima, attualmente la capitale assoluta della cultura in Europa. Chi decide di venire a Berlino è un po' artista, un po´ poeta, un po´ romantico, un po´ incosciente”. Ed è infatti proprio il grande dinamismo culturale, assieme alla più sfrenata libertà di pensiero e di “look”, a fare di Berlino una meta sempre più ambita da giovani artisti e non di tutto il mondo. Ma per quanto riguarda l'ambientarsi in una città e in una terra così diversa dalla nostra? “Conosco e frequento Berlino da almeno un decennio. Non ho avuto molte difficoltà nell´ambientarmi, ma penso che questo non sia un merito o un demerito della città ma bensì sia una cosa solamente soggettiva” - risponde Rocca - “l'unico ostacolo rimane la lingua tedesca, che nonostante sia quella più parlata nel Vecchio Continente, non è molto diffusa fuori dai confini della Germania". Alla fatidica domanda riguardante un eventuale ritorno in patria, Maurizio risponde deciso: “Non penso di tornare a Cagliari, reputo i miei primi 40 anni di vita un capitolo chiuso, la mia è una sfida futura”. Il suo bar, il Caffè degli Artisti, è uno dei principali punti di ritrovo dei sardi a Berlino, nonché una delle sedi di numerosi eventi culturali riguardanti la Sardegna. “Da circa un anno ho aperto il Caffè degli Artisti, l´unico e vero 'bar dei sardi' a Berlino. Il mio non vuol essere solo un posto dove bere un caffè o una birra, ma anche un punto d´incontro tra vecchie e nuove generazioni di emigrati. Facciamo molte manifestazioni di carattere culturale, come mostre e concerti, e vogliamo essere un trampolino di lancio per i giovani artisti sardi appena arrivati in città. Oltre la cultura, siamo impegnati anche nel sociale, insieme al Sardisches Kulturzentrum e l´I.C.S. (Imbassiada Culturale de sa Sardinnia in Berlinu), insieme ai quali ultimamente abbiamo sensibilizzato la stampa tedesca sulla questione Quirra. Il TAZ, unico giornale indipendente che non prende soldi da nessun partito politico, ha inviato in Sardegna una troupe di giornalisti, dedicando la prima pagina e l´inserto interno di due pagine alla questione delle servitù militari. Al caffè degli artisti si e´ svolto un dibattito, con discussione tra i giornalisti e la comunità sarda che ha coinvolto anche le televisioni. Siamo riusciti a mettere la Sardegna al centro del dibattito pubblico. Da un po' di tempo ho anche iniziato una trasmissione radiofonica su multicult.fm ‘Bogheboxi’ che vuole far conoscere la Sardegna ai tedeschi”.

G.N.
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