Operazione Queen Fallita. A Manca pro s'Indipendentzia: "Casella non è un imprenditore"

12 Ladàminis 2012
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(IlMinuto) – Cagliari, 12 ottobre – 100 operaie licenziate nel 2009 e altre 200 messe in cassa integrazione fino all'8 gennaio del 2013. E' la storia scritta da Sergio Casella, patron del calzificio Queen. Il re delle calze è stato arrestato la settimana scorsa con le accuse di bancarotta fraudolenta, falso in bilancio ed emissione di fatture per operazioni fantasma a seguito del fallimento dell'azienda Queen di Macomer. Una storia di truffe e abbandono imprenditoriale che i Sardi hanno già visto e vissuto altre volte. Il mantovano Casella è infatti arrivato in Sardegna quasi 20 anni fa lanciando l'operazione Queen, il calzificio di Macomer che oggi lascia all'Isola e ai suoi lavoratori solo stabilimenti fermi. Il silenzio ha seguito il fallimento della società. Sulla situazione disperata dei lavoratori Queen interviene con una nota stampa a Manca pro s'Indipendentzia ricordando che la sinistra indipendentista "ha costantemente denunciato dal 2007 questo furto, descrivendo in primis il malessere e i soprusi che quotidianamente subivano gli operai, sempre sotto la mannaia del ricatto: 'o stai zitto o ti licenziamo'". "Abbiamo denunciato - precisa aMpI - una crisi inesistente e uno dei reati della finta società 'Euro 2000' che altro non era se una società fittizia che ha assorbito circa 100 operaie costrette a licenziarsi dal Calzificio Queen per poi essere riassunte all'Euro 2000, solo per far sborsare alla Regione altro denaro pubblico sardo". La fabbrica tessile più grande della Sardegna, dopo 10 anni d'attività, come se nulla fosse ha iniziato a decentralizzare la produzione andando prima in Brasile e poi in Serbia. La "fatina buona della calzetteria femminile - scrive a Manca - si è magicamente ritrovata a sfruttare una terra d'oro, la nostra, con amministratori compiacenti e corrotti" che gli hanno regalato "milioni di euro". E' per questo motivo che "A Manca pro s’Indipendentzia continuerà la sua lotta per impedire che altri truffatori travestiti da benefattori continuino a derubarci e a ingannarci".

S.P.

Fotografia di OliBac. Fonte Flickr
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