Confindustria s'innamora del Progetto Eleonora

26 Martzu 2013
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(IlMinuto) – Cagliari, 26 marzo – Il prossimo obiettivo di Confindustria Sardegna è appoggiare il progetto di trivellazione del territorio di Arborea della Saras S.p.A. È quanto denuncia il Comitato No al Progetto Eleonora, dopo che sabato scorso ha appreso dalle pagine dei due principali quotidiani sardi che Confindustria Sardegna è favorevole alla distruzione del territorio in questione. “Di fronte alla contrarietà che si allarga senza confini geografici, culturali, professionali e politici al Progetto di trivellazione della Saras, - afferma il Comitato No al Progetto Eleonora - la Casa madre degli investitori industriali è consapevole della proprie ragioni, e decide dunque di aprire una potente campagna” e “di contagiare il Palazzo regionale”. Un appello, quello lanciato da Confindustria, che è stato confezionato per non esporsi di petto evitando così eventuali impopolarità. Ma dove si cela il bandolo della matassa? Come più volte abbiamo ribadito nelle pagine di questa testata, la Sardegna produce più energia di quanta ne consumi, e nonostante ciò i costi continuano a essere insostenibili. “In un regime davvero concorrenziale - precisa il Comitato - se l'offerta supera la domanda si agisce sulla riduzione del prezzo per agevolare il punto di equilibrio del mercato”. Il problema dell'isola ha però un nome: Sarlux. La Sarlux è direttamente controllata dalla Saras. Il suo stabilimento si trova infatti all'interno della raffineria di Sarroch, “che agisce – denuncia il Comitato con un comunicato stampa - al di sopra del libero mercato nella fornitura e gestione dell'energia, detenendo la priorità di vendita dell'energia prodotta e usufruendo degli incentivi Cip6 per l'utilizzo di fonti assimilate alle rinnovabili, pur trattandosi di scarti della raffinazione del petrolio”. “La Sarlux – si precisa ancora - opera dunque in un regime di quasi-monopolio, costringendo i Sardi ad acquistare e utilizzare la sua energia, che può essere immessa nel mercato in qualsiasi momento, ad un prezzo ampiamente superiore a quello di mercato”.

S.P.
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