L'A.F.eV.A Sardegna non si ferma, sensibilizza e raccoglie. Sabino: Sassari città deamiantizzata

19 Maju 2014
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(IlMinuto) – Cagliari, 19 maggio - Continua senza sosta la lotta della A.F.eV.A Sardegna Onlus (Associazione Familiari e Vittime Amianto Sardegna) . Lo scorso 14 maggio, infatti, il presidente Tore Garau ha incontrato, insieme al tesoriere Pietro Sotgiu e al segretario Mario Tedde, Cristiano Sabino, il candidato alla carica di primo cittadino per le prossime elezioni amministrative del comune di Sassari scelto dal Fronte Indipendentista Unidu. Un incontro in seguito al quale Sabino ha dichiarato di volersi impegnare «con forza a fare di Sassari una città deamiantizzata».

Pochi sanno infatti che Sassari è una città d’Amianto. All’interno del territorio comunale sono presenti 942.540 mq di materiali contenente amianto, variamente distribuito tra luoghi di lavoro e di vita sia collettiva che privata. A questa cifra si aggiungono 37.890 Kg di amianto in matrice friabile. Ma non è finita qui, perché la rete idrica interna che distribuisce acqua destinata al consumo umano, e che quindi arriva fino ai rubinetti dei cittadini, si sviluppa per circa 10 Km con condotte in cemento-amianto. È scientificamente provato che di amianto ci sia ammala e si muore, e che l’amianto è anche un potente agente cancerogeno. Il suo periodo di quieta latenza, a partire dalla prima esposizione varia dai 10 a oltre 40 anni. La situazione, alla luce di questi numeri, è allarmante. Questi sono dati che l’A.F.eV.A. Sardegna Onlus non ha mai nascosto, sottolineandoli anche il 14 maggio scorso durante il confronto con Sabino. Un incontro denso e ricco di importanti spunti di riflessione, durante il quale i rappresentati della Associazione Familiari e Vittime Amianto hanno informato il candidato sindaco del FIU che nell’ambito della pianificazione strategica del 2007, la città di Sassari aveva approvato nel Piano Strategico Comunale il “Progetto Obiettivo” redatto e proposto dalla AFeVA Sardegna Onlus (l’allora AIEA Sardegna) dal titolo “Via l’Amianto dall’Ambiente”. Nonostante ciò, nessuna amministrazione sassarese ha mai eseguito azioni coordinate per l’eliminazione del rischio Amianto dal proprio territorio. A questo si aggiunge il fatto che non vi è stata neanche nessuna azione a supporto delle Vittime e degli esposti all’amianto. Presa coscienza di ciò, e in qualità di candidato alla carica di primo cittadino Sabino si è impegnato ad applicare quanto il Comune fino ai giorni nostri ha disatteso riponendo nel cassetto il Progetto Obiettivo “Via l’Amianto dall’Ambiente” e realizzando quelli che erano e tutt’ora sono i punti cardine del Progetto, ovvero: la creazione e conseguente apertura di uno “Sportello Unico Informativo Amianto” quale riferimento univoco e sensibile interfaccia tra amministrazione e cittadini-utenti (cittadino, lavoratore, impresa etc.); la realizzazione di una campagna informativa statica e itinerante ; il censimento e la mappatura georeferenziata dei siti industriali, pubblici e privati in cui vi sia presenza di Amianto; l’individuazione degli Esposti ed ex Esposti all’Amianto, affinché vengano avviati al controllo sanitario finalizzato alla prevenzione delle patologie correlate all’asbesto; l’affiancamento di un supporto tecnico–giuridico. Sabino si è inoltre impegnato a destinare fondi comunali propri e a reperire fondi regionali ed europei con l’obiettivo di connettere attivamente e fattivamente le politiche sanitarie-ambientali di prevenzione primaria con le politiche del lavoro e dell’inclusione sociale, con quelle dell’innovazione tecnologica e del risparmio energetico e con le politiche del turismo e dell’accoglienza, arrivando così alla creazione del Marchio di Qualità Ambientale “Sassari: Città Deamiantizzata”.

F.P.

Fotografia di Stefano Mortellaro. Fonte Flickr
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