Regionali, il ritiro della lista civica alternativa al centro destra e ai centrosinistra
«In previsione delle elezioni regionali del 2024, dopo mesi di confronti tra forze politiche organizzate, associazioni, comitati di lotta territoriali e personalità di spicco del mondo della cultura e della scienza è emersa la necessità di proporre una lista civica unitaria, come momento di rottura politica e istituzionale con il sistema che ha governato la Sardegna sino ad oggi».
Inizia così il comunicato redatto da Claudia Zuncheddu, Francesco Casula, Rita Melis, Domenico Scanu, Paola Correddu, Efisio Pilleri, Teresa Vacca, Giuseppe Melis Giordano, Antonio Marchi, Giacomo Meloni, Jonni Melis, Eliano Cau e Maria Bassu.
«La crescente diserzione dal voto e il dilagare di lotte nei territori - prosegue la nota -, esprimono il malessere e il bisogno di cambiamento della società sarda e del suo governo. Da questa necessità è nata la proposta di una lista civica alternativa al centrodestra e al centrosinistra, che sino ad oggi non hanno esercitato il potere politico a favore delle nostre comunità. Non hanno governato con giustizia curando i diritti e gli interessi di questa Terra e ancor meno di chi è costretto ad emigrare portando all’estero intelligenze, professionalità e ricchezza. Hanno ignorato che la centralizzazione dei poteri, il presidenzialismo e la deriva autoritaria sempre più forte in Italia e in Europa è contro i nostri diritti, i nostri interessi e le nostre vocazioni. L’assalto degli impianti eolici nei nostri territori, imposto da Roma, è solo un esempio recente di neocolonialismo grazie alla subalternità e alla connivenza di politici locali».
Ma questa lista, ora, non si fa più.
«I recenti mutamenti nello scenario politico sardo - si legge infine -, con l’ex governatore Renato Soru che dopo la rottura con PD, M5S e alleati, propone la sua candidatura con diverse liste, fuori dall’area degli schieramenti di centrodestra e centrosinistra, impongono una riflessione sul senso e sul futuro della nostra proposta. Di fronte all’indebolimento della lista civica, determinato anche dalle scelte di diversi interlocutori di aderire alla proposta di Soru e della miopia di altri, decidiamo di ritirare la lista civica per questa tornata elettorale. Sarà nostro impegno procedere nel percorso del civismo, bilinguismo, ambientalismo, territorialismo, autonomismo, indipendentismo e federalismo con tutti i Sardi che si oppongono alla svendita della Terra e della dignità. Con ciò comunichiamo il ritiro dalla competizione elettorale per le elezioni regionali della Lista civica firmata da numerosi intellettuali sardi, personalità di scienza e del mondo delle lotte».
m.p.