Premio Fèminas 2020 per sette donne sarde

Coldiretti Donne Impresa Sardegna incorona le donne che si sono distinte in diversi settori della vita sociale, culturale ed economica dell'isola
29 Ladàminis 2020
premio feminas 2020

Sono ben sette le donne sarde che hanno ricevuto il "Premio Fèminas 2020". A incoronarle in occasione della “Giornata Internazionale delle donne rurali” è stata Coldiretti Donne Impresa Sardegna.

"Fèminas 2020" rappresenta un riconoscimento importante che viene riservato alle donne di Sardegna distintesi in diversi settori della vita sociale, culturale ed economica.

Ad aver centrato gli obiettivi di Coldiretti Donne Impresa Sardegna sono Carmen Usai, Elisabetta Loi, Valentina Zurru, Cristina Pisanu, Giusy Stellino, Cristina Puddu e Rita Pirisi.

Donne diverse e con passioni differenti. All'età di 90 anni Carmen Usai ha ricevuto il riconoscimento come atleta e allenatrice di pallamano, ma anche in qualità di prima donna a correre in auto la Alghero – Scala Piccada. Cristina Pisano ha ottenuto il premio grazie alla sua pisicobiografia. Perse mani e gambe in un terribile incidente, la Pisano oggi sostiene tutte le persone che si trovano nella sua stessa condizione attraverso la sua preziosa testimonianza. Questi sono solamente due esempi di donne coraggio, di donne che hanno raggiunto obiettivi importanti grazie alla loro determinazione. Due donne che si sono distinte in ambiti differenti, due esempi in grado di insegnare qualcosa alle generazioni future. Ecco perché “Féminas è un premio speciale delle donne per le donne”, ha dichiarato la responsabile di “Coldiretti Donne Impresa Sardegna” Elisabetta Secci. La Secci prosegue sottileando che “sono tante le eroine sarde che silenziosamente e quotidianamente, con coerenza, sacrificio e scelte difficili, portano avanti i propri sogni e le proprie idee”.

Il riconoscimento alle sette donne di Sardegna è stato conferito dal Presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu, dal Direttore Luca Saba, da Elisabetta Secci, e dai Direttori del Banco di Sardegna e della Nuova Sardegna, rispettivamente Giuseppe Cuccurese e Antonio Di Rosa.

A.C.

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