Una fetta di pecorino al giorno leva il colesterolo di torno

12 Dicembre 2009
(IlMinuto) – Cagliari, 12 dicembre - Il lino è la fonte vegetale più ricca di Omega 3, un tipo di acidi polinsaturi da tempo noto perché ha la proprietà di aiutare a tenere sotto controllo molte malattie cardiovascolari. Ed è proprio il lino, introdotto nell'alimentazione del gregge, il segreto del pecorino anticolesterolo prodotto in Toscana, nel grossetano, dall'azienda di Angela Saba, imprenditrice di origini sarde. "Siamo originari di Ozieri - ha detto Saba a IlMinuto - e da buoni sardi abbiamo portato la pastorizia nella dolce pianura toscana". Un'azienda a conduzione familiare, diretta secondo metodi che rispettano la tradizione e l'ambiente, ma con un grande spirito di innovazione.

 "Con l'Università di Pisa, nello specifico la facoltà di Agraria dove ho studiato - dice l'imprenditrice - abbiamo deciso di portare avanti questa sperimentazione, introducendo di comune accordo questa oleaginosa (ndr: il lino, appunto) nell'alimentazione del mio gregge". La sperimentazione ha preso il via nel 2006 e i primi risultati sono giunti nel marzo 2009. Il formaggio prodotto dal latte delle pecore nutrite col lino è stato introdotto nell'alimentazione di due gruppi di pazienti dell'ospedale Brotzu di Cagliari, con l'obiettivo di tenere sotto controllo le patologie cardiovascolari.


 "Il Brotzu - chiarisce Saba - si era prefissato come obiettivo quello di tenere sotto controllo queste patologie. Sorprendentemente il tasso di colesterolo nel sangue dei pazienti si è abbassato del 10 per cento, un risultato eccezionale!". Questo tipo di sperimentazione era stato già tentato in precedenza in altre regioni, ma senza risultati rilevanti. "La mia azienda è stata scelta per le medie dimensioni, per i pascoli naturali, per il latte di qualità prodotto con parametri superiori alla media, per l'igiene delle strutture e per un benessere animale facilmente riscontrabile".


Angela Saba è convinta che il suo pecorino non possa però essere prodotto su larga scala ed affidato ai colossi della distribuzione. "Questo prodotto non può essere destinato alla grande distribuzione - sottolinea - essendo un prodotto speciale perderebbe quel valore aggiunto ed il fine per cui abbiamo lavorato così tanto. Un latte del genere è difficilmente riproducibile. Purtroppo la grande industria è alle porte e sicuramente cercherà di riproporre il prodotto con dubbie garanzie poiché dovrà avvalersi di allevamenti intensivi difficilmente controllabili da vari punti di vista".


Il percorino "terapeutico" di Angela Saba è già dotato di un marchio registrato e presto sarà distribuito anche nell'Isola, anche al di fuori dei canali della sperimentazione del Brotzu. "Presto riusciremo a portare il prodotto anche in Sardegna, ma in punti di eccellenza e magari in mense ospedaliere o comunque dove necessita un prodotto con queste caratteristiche. La nostra - conclude l'imprenditrice - è una media azienda, riusciamo a seguire l'intera filiera passo passo e il gregge ci ripaga con questo prezioso nettare".


 

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