Una fetta di pecorino al giorno leva il colesterolo di torno
"Con l'Università di Pisa, nello specifico la facoltà di Agraria dove ho studiato - dice l'imprenditrice - abbiamo deciso di portare avanti questa sperimentazione, introducendo di comune accordo questa oleaginosa (ndr: il lino, appunto) nell'alimentazione del mio gregge". La sperimentazione ha preso il via nel 2006 e i primi risultati sono giunti nel marzo 2009. Il formaggio prodotto dal latte delle pecore nutrite col lino è stato introdotto nell'alimentazione di due gruppi di pazienti dell'ospedale Brotzu di Cagliari, con l'obiettivo di tenere sotto controllo le patologie cardiovascolari.
"Il Brotzu - chiarisce Saba - si era prefissato come obiettivo quello di tenere sotto controllo queste patologie. Sorprendentemente il tasso di colesterolo nel sangue dei pazienti si è abbassato del 10 per cento, un risultato eccezionale!". Questo tipo di sperimentazione era stato già tentato in precedenza in altre regioni, ma senza risultati rilevanti. "La mia azienda è stata scelta per le medie dimensioni, per i pascoli naturali, per il latte di qualità prodotto con parametri superiori alla media, per l'igiene delle strutture e per un benessere animale facilmente riscontrabile".
Angela Saba è convinta che il suo pecorino non possa però essere prodotto su larga scala ed affidato ai colossi della distribuzione. "Questo prodotto non può essere destinato alla grande distribuzione - sottolinea - essendo un prodotto speciale perderebbe quel valore aggiunto ed il fine per cui abbiamo lavorato così tanto. Un latte del genere è difficilmente riproducibile. Purtroppo la grande industria è alle porte e sicuramente cercherà di riproporre il prodotto con dubbie garanzie poiché dovrà avvalersi di allevamenti intensivi difficilmente controllabili da vari punti di vista".
Il percorino "terapeutico" di Angela Saba è già dotato di un marchio registrato e presto sarà distribuito anche nell'Isola, anche al di fuori dei canali della sperimentazione del Brotzu. "Presto riusciremo a portare il prodotto anche in Sardegna, ma in punti di eccellenza e magari in mense ospedaliere o comunque dove necessita un prodotto con queste caratteristiche. La nostra - conclude l'imprenditrice - è una media azienda, riusciamo a seguire l'intera filiera passo passo e il gregge ci ripaga con questo prezioso nettare".