Usala: "Non ci accontenteremo di facili promesse". 50 malati di sla pronti a riprendere lo sciopero della fame

9 Dicembre 2009
(IlMinuto) – Cagliari, 9 dicembre - "Noi non abbiamo paura, niente più ci spaventa, men che meno la morte. Ci vogliono risposte immediate, può darsi che passeremo un pessimo Natale ma un governo degno di questo nome deve ascoltare i bisogni ed agire". Con queste parole Salvatore Usala, 56 anni di Monserrato, affetto da cinque anni da sclerosi laterale amiotrofica, annuncia la ripresa dello sciopero della fame per ottenere una "degna assistenza domiciliare". All'impegno del viceministro Ferruccio Fazio, durante la Consulta per le malattie neuromuscolari del 12 novembre, di ratificare i livelli essenziali di assistenza "entro cinque giorni" - promessa che aveva portato alla sospensione dello sciopero della fame - non sono seguiti i fatti. "Alla protesta - sottolinea Usala - hanno aderito oltre 200 persone da tutta Italia, tra cui 50 malati di Sla, e sono pronti ad affiancarmi sinché non ci sarà una risposta concreta: non ci accontenteremo di facili promesse".

Per saperne di più:


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 Leggi la lettera di Salvatore Usala:


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