Documento. 'Esterzili: manca un collaboratore scolastico e i genitori lasciano i figli a casa' (25 settembre)

27 Settembre 2010

Riceviamo e pubblichiamo la denuncia del docente del Comitato precari Cagliari Gisa Dessì:
Oramai è diventata storia di ordinaria amministrazione. Ovunque, nei piccoli e grandi centri, le scuole soffrono il disagio della carenza di organico e a farne spese, come sempre, sono gli alunni. A Esterzili, piccolo centro della Barbagia di Seulo, le cose non vanno diversamente. All'orizzonte si paventa la possibile chiusura della scuola ma nell'immediato presente il plesso deve fare i conti con la mancanza di un collaboratore scolastico, che rende insicuro l'istituto e i suoi piccoli ospiti. Una sessantina, tra materna, elementari e medie. Due collaboratori che si alternano tra mattina e pomeriggio. Il problema è che se un bimbo della materna, uno delle elementari e un altro delle medie dovessero avere la necessità di andare in bagno contemporaneamente, il collaboratore non potrebbe vigilare su tutti e tre (così come da contratto) in quanto si troverebbero in tre zone diverse di un unico istituto. Ipotizziamo che il collaboratore accompagni il più piccolo, al piano terra, e che quello delle elementari, al piano superiore, cada e si faccia seriamente male. Una catastrofe. Perché alla peggiore delle ipotesi è bene pensarci prima, non quando è troppo tardi. I genitori da quasi una settimana hanno così deciso di tenere i loro piccoli a casa, come segno di protesta certamente, ma sopratutto per stare più tranquilli. Eppure pare che le istituzioni, regione e provincia, non si siano accorte che qui, a 100 km da Cagliari, i genitori hanno iniziato la loro piccola battaglia, lontani da tutto e da tutti. Hanno il sostegno del comune, la promessa di trovare una soluzione, un finanziamento che consenta di assumere un collaboratore e un insegnante. Ma la scuola? La scuola come istituzione latita, non garantisce più nulla, nemmeno i servizi essenziali, la sicurezza. Eppure anche in questo piccolo paese la gente paga le tasse, quelle che in teoria, ma solo in teoria, dovrebbero garantire beni e servizi a tutti i cittadini, soprattutto a quelli più piccoli che invece si vedono negati i diritti principali: istruzione e sicurezza.

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