"Galsi strada della morte”. Zuncheddu dice no al metanodotto

22 Agosto 2011
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(IlMinuto) – Cagliari, 22 agosto – “Opera criminale”. Così Claudia Zuncheddu, consigliere regionale indipendentista, definisce il metanodotto Galsi: un tubo del diametro di 1 metro e 20 centimetri - costeggiato da un’area di servizio di 80 metri a destra e a sinistra della struttura - che percorrerà l’intera Isola per 272 chilometri da Sud-Ovest a Nord-Est. “La realizzazione del progetto – denuncia Zuncheddu in un comunicato stampa - prevede la distruzione di tutto ciò che l'opera incontrerà: cultura, arte, natura, economie tradizionali e non. Il rischio costante di esplosioni con conseguenti disastri, condizionerà la vita già mortificata delle popolazioni sarde. Per una ’opera criminale’ di tale portata distruttiva, chiamata dai progettisti ‘servitù di passaggio’, non è previsto nessun compenso economico e nessun servizio per la Sardegna e la sua gente”. “Ad impianti ultimati – si legge in una mozione presentata da Zuncheddu e altri - se i sardi vorranno usufruire del metano, ne dovranno fare richiesta a costi di mercato”. L’accordo internazionale per la realizzazione del Galsi è stato firmato il 14 novembre 2007 ad Alghero. L’opera - si legge nel documento presentato in Consiglio regionale - “si candida a diventare il gasdotto più lungo e più profondo al mondo” e partirà dall'Algeria per arrivare in Toscana attraverso la Sardegna.
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