Documento. Comunicazione congiunta ALeF, AIB Sardegna ANAI Sardegna e ANA Sardegna su selezione pubblica per incarico bibliotecario-documentalista

21 Marzo 2012
A seguito della selezione pubblica per titoli e colloquio per il conferimento di un incarico di bibliotecario-documentalista, da inserire presso l’archivio SUAP del Comune di Sassari, le associazioni firmatarie di questa nota intendono ribadire ancora una volta l’assoluta imprescindibilità del fatto che il titolo di studio e le qualifiche professionali costituiscono elemento fondante nei criteri di selezione per i bandi pubblici in tutti i settori e, pertanto, anche in quello dei “lavoratori della conoscenza”. Ed è con vero sollievo, e grazie alla forte protesta che si è alzata da più voci, che accogliamo la notizia della sospensione – si badi bene, non revoca – della selezione pubblica.
A questo punto riteniamo maturi i tempi per l’apertura di un dibattito franco sul ruolo delle “professioni della cultura” nel nostro territorio. Un dibattito che, includendo le istituzioni regionali e le Università della Sardegna, parta dalla reale spendibilità sul mercato del lavoro del titolo di laurea in Scienze e Conservazione dei beni Culturali (indirizzo archivistico-librario, archeologico e demoetnoantropologico) che vede la preparazione di figure altamente professionalizzate, che poi non trovano alcuno sbocco lavorativo se non in percorsi completamente differenti dalla formazione ricevuta.
Ci chiediamo, infatti, quanto valga la pena continuare ad incoraggiare gli studenti ad intraprendere studi umanistici, miranti alla tutela e alla salvaguardia dei beni culturali, senza che i futuri laureati abbiano reali possibilità di entrare a pieno titolo nel mercato del lavoro nel settore della cultura. Questo anche perché, in mancanza della definizione dei profili professionali codificati per legge, si verificano casi come quello del concorso in oggetto. Figure che dovrebbero essere inquadrate all’interno del “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio” (D. Lgs 42/2004), come già avvenuto recentemente per la figura dei restauratori. Dal 2008 è in Parlamento una legge che chiede tale riconoscimento anche per le figure di archeologi, storici dell’arte, bibliotecari, archivisti e demoetnoantropologi. Chiediamo che questa venga sostenuta con determinazione da tutte le forze politiche, sociali e di categoria, ma soprattutto dall’Università, per la quale tale definizione costituirebbe una più adeguata finalizzazione dei percorsi di studio.
Il “caso Sassari” rappresenta un minuscolo tassello di un vastissimo mosaico, tutto italiano, che mostra sempre più, in maniera inequivocabile, la mancanza di una normativa di settore chiara ed univoca che, finalmente, delinei nettamente quali siano le “professioni della cultura”. Una normativa che sancisca, una volta per tutte, ad esempio, cos’è un archivista, il suo percorso universitario di formazione, in quali settori della cultura egli possa operare.
Le Associazioni firmatarie di questa nota ribadiscono infine, con forza e determinazione, che i corsi di formazione regionale abilitanti non possono essere anteposti, ed in taluni casi preferiti, all’attuale laurea in Scienze e Conservazione dei beni culturali o ai vecchi ordinamenti della laurea in Lettere, con opportuni indirizzi nei settori indicati.
Siamo inoltre fortemente convinti che sia giunto il momento di ridare qualità al sistema culturale attraverso la nostra formazione universitaria e post universitaria, e di fare in modo che la classe dirigente smetta di anteporre i particolarismi alle necessarie esigenze del sistema culturale. Per questi motivi ci batteremo in ogni sede e con i mezzi appropriati per rivendicare i nostri diritti e, soprattutto, per contribuire ad elevare qualitativamente il livello del sistema culturale.




Sassari, 20 marzo 2012




Federico Tolu

Presidente ALeF - Associazione Studenti e Laureati in Lettere e Filosofia




Francesca Cadeddu

Presidente AIB Sardegna - Associazione Italiana Biblioteche



Carla Ferrante

Presidente ANAI Sardegna - Associazione Nazionale Archivistica Italiana



Giuseppina Manca di Mores

Presidente ANA Sardegna - Associazione Nazionale Archeologi
© RIPRODUZIONE RISERVATA