Eolico, la lettera di Su 'Entu Nostu al Comune di Sanluri
Il comitato Su 'Entu Nostu ha inviato ieri una lettera aperta al Consiglio Comunale di Sanluri. «Nei giorni scorsi - affermano - i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale hanno assicurato la loro disponibilità a fare fronte comune in difesa del territorio. Con questo spirito di collaborazione abbiamo invitato il Consiglio Comunale a fare pressione sul Consiglio Regionale per una moratoria delle connessioni, per aprire un confronto con le comunità locali al fine di individuare le aree idonee per le rinnovabili e per dare impulso alle comunità energetiche. Divulghiamo la nostra lettera perché vorremmo che tutti i Consigli Comunali della Sardegna approvassero analoghe delibere».
Oggetto: Lettera aperta al Consiglio Comunale di Sanluri e richiesta convocazione urgente del Consiglio
Alla C.A. dei Consiglieri Comunali del Comune di Sanluri
Gentili Consiglieri Comunali,
negli scorsi giorni i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale hanno assicurato al nostro Comitato e alla comunità sanlurese l’impegno a difendere il territorio dalla minaccia della speculazione energetica. Per questo motivo chiediamo il vostro intervento urgente prima dell'interruzione per le vacanze estive.
Le nuove richieste di connessione da parte di grandi multinazionali (Sorgenia, Enel Green Power) rispettivamente per 8 e 12 torri eoliche, interessano ancora una volta il nostro territorio e il nostro Comune in particolare.
Considerato che occorrerà opporsi ancora una volta alla prepotente invasione, vi chiediamo di “allertare" gli uffici per monitorare il sito del Ministero e attivare immediatamente tecnici e avvocati per inviare le osservazioni necessarie a corredo di un parere decisamente negativo.
Inoltre abbiamo notizia che il Governo Italiano stia predisponendo un Decreto che assegnerebbe a ciascuna Regione una quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e che la Sardegna dovrebbe aumentare la propria produzione fino a 6 Gigawatt per l’obiettivo 2030. Con lo stesso testo il Governo imporrebbe alle Regioni di legiferare per l’individuazione dei siti idonei entro il termine di 180 giorni. Sarebbe un passo avanti rispetto alle attuali richieste di connessione che, al 30 giugno 2023, ammontano a 56 Gigawatt ma l’attuale situazione priva di regole chiare mantiene intatte tutte le nostre preoccupazioni.
Per queste ragioni chiediamo una convocazione urgente del Consiglio Comunale per deliberare quanto segue:
Alla luce del Decreto del Governo Italiano in fase di pubblicazione, che assegnerebbe alla Sardegna una quota di rinnovabili (6 gigawatt al 2030) e imporrebbe alle Regioni di legiferare per l'individuazione dei siti idonei e non idonei entro 180 giorni dalla pubblicazione del Decreto, questo Consiglio Comunale chiede con forza al Consiglio Regionale:
- di approvare una legge urgente per una moratoria delle connessioni;
- di attivare un confronto con il sistema delle autonomie locali e comitati di cittadini per la individuazione delle aree idonee ad ospitare le rinnovabili;
- di stanziare adeguate risorse finanziarie del bilancio della Regione per la promozione e il finanziamento delle comunità energetiche e per lo studio di PAES (piani d’azione per l’energia sostenibile) intercomunali per la creazione di distretti energetici rivolti al settore pubblico e a quello privato per l'utilizzo sostenibile delle risorse dei territori.
La Sardegna ha bisogno di un fronte comune che la difenda dagli attacchi speculativi e occorre che ognuno svolga al meglio il proprio ruolo, sia nelle Comunità che nelle Istituzioni.
Come Comitato ci rendiamo disponibili a collaborare con l'Amministrazione Comunale che vorremmo in prima fila nella lotta contro ogni speculazione.
Sicuri di un vostro sollecito cortese riscontro porgiamo distinti saluti
Su Entu Nostu - Comitato spontaneo per la difesa del territorio