La “Rete Sarda per la Difesa della Sanità Pubblica” sul neonato “Coordinamento dei comitati sardi per la salute pubblica”
Pubblichiamo integralmente il comunicato stampa diffuso in data odierna dalla Rete Sarda per la Difesa della Sanità pubblica. La nota è intitolata “La Rete Sarda prende distanze dalle speculazioni elettorali sulla Sanità”.
I comitati territoriali della Sardegna, istituiti dal 2012 in poi e coordinati dalla “Rete Sarda per la Difesa della Sanità Pubblica”, dichiarano di non avere nulla a che vedere con il neonato e sedicente “Coordinamento dei comitati sardi per la salute pubblica”.
I comitati territoriali della Rete Sarda, nel ribadire il disconoscimento del neonato “coordinamento”, ne denunciano l’ambiguità della denominazione tesa a creare confusione ancor più in tempi di campagna elettorale.
Le lotte della Rete Sarda contro lo smantellamento della Sanità pubblica in Sardegna, che ha visto come responsabili il centrosinistra in egual misura del centrodestra, proseguono senza cedimenti elettorali nei confronti di chi, dopo aver smantellato il sistema sanitario pubblico, cavalca le macerie degli ospedali, dei servizi territoriali, del disagio del personale sanitario e la disperazione di chi non può più curarsi, per le proprie campagne elettorali.
La Rete Sarda dopo anni di confronti e di scontri con assessori, ministri dello Stato, commissioni Sanità, manager e super-manager, non presenterà alcuna proposta di retroguardia, visto che negli archivi degli assessorati e del Consiglio regionale ci sono da tempo le nostre analisi, le nostre denunce e le nostre proposte, né cederà alle lusinghe e alle promesse da disattendere da parte del centrodestra e del centrosinistra.
Il nostro auspicio è che intelligenze politiche libere e il mondo della Sanità, convogliano nella stessa direzione che nel 1978 portò alla promulgazione della Grande Riforma sanitaria, la Legge 833, la più grande conquista sociale del 900.