«Cambiamo la legge elettorale», l'appello in rete

Primi sottoscrittori iRS, ProgReS e Torra
22 Arbili 2023
democratziaeu

«Vogliamo consentire la rappresentanza anche delle forze politiche sarde, non solo dei poli italiani; vogliamo abbassare al 3% la soglia di sbarramento per le liste che non fanno parte di coalizioni; vogliamo abbassare al 5% il quorum richiesto alle coalizioni di liste; vogliamo consentire a tutte le liste di partecipare alla ripartizione proporzionale dei seggi». È quanto si legge in un appello sottoscritto da iRS, ProgReS, Torra!, RossoMori, Sardegna Chiama Sardegna, Confederazione Sindacale Sarda, ACS assòtziu consumadoris Sardigna, associazione Terra Battuta, dai sindaci di Villanovaforru e Serramanna Maurizio Onnis e Gabriele Littera Sindaco Serramanna, dai vicesindaci di Samugheo e Pabillonis Luigi Todde e Gabriele Cossu, dall’oss Efa Silvia Fancello.

«La legge elettorale sarda – affermano - è antidemocratica perché ad ogni tornata fino a 147.000 cittadini non ottengono rappresentanza in quel Consiglio Regionale che per gli indipendentisti rappresenta il parlamento della nazione sarda. Chiamiamo all'appello democratico gli eletti sardi affinché pongano rimedio con estrema urgenza a questa grave violazione. Cambiamo la legge elettorale per garantire al popolo sardo adeguata rappresentanza istituzionale. Sono già andati persi nel 2014 i voti di Sardegna Possibile, del FIU e della coalizione di Mauro Pili. Mentre nel 2019 i voti di M5S, PdS, ADN e Sardi Liberi. Portiamo la nostra ingiusta situazione all'attenzione degli organismi europei che vigilano sui nostri diritti». Nel sito democratzia.eu l’appello, il modulo delle adesioni e il progetto di riforma della legge elettorale.

m.p.
 

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