Rapporto Crenos 2011: l’insostenibile costo della politica

28 Maggio 2011
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(IlMinuto) - Cagliari, 28 maggio - Ogni anno un sardo spende in media 287 euro  per sostenere i costi di “burocrati e politici del governo regionale”. E’ quanto rende noto il XVIII rapporto Crenos, presentato ieri a Cagliari.  In una terra in cui i principali indicatori economici segnano rosso e dove i consumi delle famiglie sono ritornati ai livelli del 1999 - perché i sardi sono più poveri - i costi della macchina politica-amministrativa lasciano sbalorditi, specialmente se confrontati con quelli di altre realtà. Se ogni 365 giorni un residente in Sardegna spende in media quasi 300 euro per “burocrati e politici del governo regionale”,  i cittadini di Lombardia, Liguria, Veneto, Puglia ed Emilia Romagna - rivela il Crenos - spendono per la politica meno di 100 euro a testa. Come ridurre i costi dell’apparato politico-burocratico? Una delibera approvata qualche mese fa dalla Giunta regionale ha proposto di tagliare il numero di consiglieri della Regione autonoma della Sardegna da 80 a 60: una riduzione del numero dei “privilegiati” (ma non dei privilegi), a spese delle forze politiche più piccole.
Anche la consigliera regionale Claudia Zuncheddu ha presentato alcune norme per la riduzione dei costi della politica “di fronte alla crisi economica che attraversa la società sarda”: questa proposta prevede il taglio del 50 per cento dei compensi ricevuti dai consiglieri e altre misure che porterebbero al risparmio di circa 7 milioni di euro all’anno. Il 3 per cento dell’intera finanziaria 2010.
Al momento, però, nessuna di queste proposte è realtà, anzi. E la Sardegna – il Crenos ce lo ricorda ogni anno con puntualità -  continua ad affondare.
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