No Radar: la battaglia continua. Domani riunione a Cabras. I comunicati dei Comitati e di aMpI

27 Dicembre 2011
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(IlMinuto) – Cagliari, 27 dicembre – Analizzare la situazione dopo la rinuncia della Guardia di Finanza a installare i radar a Capo Sperone, Capo Pecora, Ischia Ruja e Argentiera e avviare le nuove strategie di lotta. Con questo obiettivo i Comitati No Radar Sardegna si incontreranno domani a Cabras, alle 17.00 nel centro polivalente di via Tharros. “La rinuncia della Guardia di Finanza ad installare i radar nei promontori di Capo Sperone, Capo Pecora, Ischia Ruja e Argentiera - si legge in una nota stampa - e la scelta di piazzarli nei vecchi fari della Marina Militare della costa occidentale dell'Isola, apre nuovi scenari sulla rete radar Sardegna. La scelta dei nuovi siti infatti […] sembra soddisfare semplicemente il bisogno di piazzare da qualche parte i radar precedentemente acquistati inopportunamente dalla GdF e immagazzinati da Almaviva spa”. La battaglia contro l’installazione dei radar continuerà. “Il Comitato NOradar Capo Sperone – precisa un comunicato - ritiene che sia stata vinta una battaglia che dimostra l’utilità della mobilitazione popolare ma, tenendo fede al proprio slogan 'No radar né qui né altrove', ritiene di dover vigilare e di dover proseguire la battaglia e la mobilitazione a fianco dei Comitati e dei Cittadini che stanno protestando contro i nuovi e i vecchi radar”. Sulla questione interviene anche a Manca pro s’Indipendentzia. “Se oggi – scrive aMpI - accettassimo questa come una vittoria staremmo avallando la miopia e/o la malafede che ha spinto amministrazioni locali, personalità istituzionali e molti tra i contestatori dei radar a portare avanti un gioco al ribasso senza porre come centrale la questione della sovranità nazionale [...]. I radar militari verranno infatti installati perché ritenuti indispensabili dai vertici della Nato. Ecco i siti: Capo Caccia ad Alghero, Capo San Marco a Oristano, Capo Sandalo nell'isola di San Pietro e Capo Sant'Elia a Cagliari”.
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