Il cancro continuo dei lavoratori sardi: arriva il licenziamento Energit
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(IlMinuto) – Cagliari, 22 ottobre – Vertenze dietro vertenze sulla questione lavorativa sarda. Ferite che sanguinano sulle spalle dei lavoratori dell'isola, che perdono il loro impiego a causa di industriali che a cuor a leggero dichiarano la cessazione della loro attività. E' l’epilogo che oggi travolge i lavoratori della Energit, società attiva nel mercato libero dell’energia elettrica fondata a Cagliari nel 2000 come multiutility e che conta attualmente 62 dipendenti. Nel 2006 la società è stata rilevata dal gruppo Alpiq (allora Atel), importante multinazionale energetica con sede in Svizzera. Nei primi mesi del 2012 Alpiq ha comunicato di voler procedere alla cessazione dell’attività di Energit in Italia entro il 31 dicembre 2012.
"In questa fase - si legge in un comunicato unitario di Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil - Alpiq ha avviato le procedure per la vendita della società mettendo in essere tutta una serie di azioni che facevano sospettare che il vero obiettivo di Alpiq fosse, anziché arrivare ad una vendita di Energit con tutti i suoi dipendenti ad un altro soggetto industriale interessato all’acquisto, la liquidazione della società". Un atteggiamento confermato - spiegano i sindacati - "dal fatto che i numerosi operatori che hanno manifestato interesse all’acquisto sono stati tutti, per motivi a noi oscuri, ritenuti non idonei". Una vicenda che si è conclusa amaramente il 19 ottobre scorso con il mancato accordo tra le parti che ha avuto come conseguenza immediata il licenziamento di tutti i dipendenti di Energit. Un incontro per il quale i lavoratori hanno chiesto un intervento delle istituzioni a tutti i livelli. La richiesta è stata accolta sia dall’Assessore al Lavoro della Provincia di Cagliari Lorena Cordeddu sia dall’Assessore all'Industria della Ras Alessandra Zedda. "L’impegno delle istituzioni Provincia e Regione - spiegano i sindacati - è quello di chiedere un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico perché vengano avviati dei contatti con la controllante Alpiq al fine di trovare una soluzione al gravissimo problema occupazionale che verrebbe a crearsi nel territorio sardo".
S.P
Fotografia di Giofilo. Fonte Flickr
"In questa fase - si legge in un comunicato unitario di Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil - Alpiq ha avviato le procedure per la vendita della società mettendo in essere tutta una serie di azioni che facevano sospettare che il vero obiettivo di Alpiq fosse, anziché arrivare ad una vendita di Energit con tutti i suoi dipendenti ad un altro soggetto industriale interessato all’acquisto, la liquidazione della società". Un atteggiamento confermato - spiegano i sindacati - "dal fatto che i numerosi operatori che hanno manifestato interesse all’acquisto sono stati tutti, per motivi a noi oscuri, ritenuti non idonei". Una vicenda che si è conclusa amaramente il 19 ottobre scorso con il mancato accordo tra le parti che ha avuto come conseguenza immediata il licenziamento di tutti i dipendenti di Energit. Un incontro per il quale i lavoratori hanno chiesto un intervento delle istituzioni a tutti i livelli. La richiesta è stata accolta sia dall’Assessore al Lavoro della Provincia di Cagliari Lorena Cordeddu sia dall’Assessore all'Industria della Ras Alessandra Zedda. "L’impegno delle istituzioni Provincia e Regione - spiegano i sindacati - è quello di chiedere un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico perché vengano avviati dei contatti con la controllante Alpiq al fine di trovare una soluzione al gravissimo problema occupazionale che verrebbe a crearsi nel territorio sardo".
S.P
Fotografia di Giofilo. Fonte Flickr
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