Il Collettivo Studentesco Antonio Gramsci si ribella e occupa

19 Novembre 2012
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(IlMinuto) – Cagliari, 19 novembre – Sono le 20.43 di venerdì 16 novembre quando in redazione arriva un comunicato firmato Collettivo Studentesco Antonio Gramsci. Chi c'è dietro questa firma? Ci sono i ragazzi del Liceo Classico De Castro di Oristano, giovani in lotta per un futuro migliore. "In questi istanti il Collettivo Studentesco Antonio Gramsci ha occupato il Liceo Classico De Castro" - si può leggere nella nota stampa - "Dopo le imponenti manifestazioni del 14 Novembre che hanno scosso tutta la Europa, abbiamo mostrato la forza delle nostre rivendicazioni che vogliamo continuare a portare avanti per tutto l'autunno e oltre". I giovani prendono in mano la situazione, bloccano le lezioni e danno il via all'autogestione e all'occupazione dell'Istituto. Lo fanno per riprendersi ciò che è stato sottratto loro dalle politiche di privatizzazione: "Vogliamo bloccare il progetto di legge Aprea, sostenuto in maniera bipartisan, - affermano nella nota stampa - che permette l'ingresso dei privati nelle nostre scuole, depotenzia i diritti studenteschi, deregolamenta le assemblee d'Istituto e balcanizza la scuola pubblica soggiogandola definitivamente alla legge di Mercato". "Le attuali politiche non riguardano solo la nostra vita all'interno della scuola - proseguono gli studenti - ma la nostra vita tutta, la linea di austerity, i tagli colpiscono tutti i servizi pubblici possibili e precarizza ulteriormente le nostre vite". I ragazzi alzano la testa e dicono no a un sistema che sta distruggendo il loro futuro: "E' necessaria in questa fase una forte unità d'azione tra studenti, insegnanti e tutti i lavoratori in lotta e perciò lavoreremo in questo senso". Il Collettivo Antonio Gramsci non dimentica neanche ciò che hanno subito gli studenti il 14 novembre scorso, i giovani del De Castro non scordano che i loro "compagni" di lotta sono stati caricati e arrestati e a questi studenti esprimono tutta la loro solidarietà affermando decisi che "Il dissenso non si arresta!".

S.P.

Fotografia di Cau Napoli. Fonte Flickr
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