Birre di Sardegna. Lara: la parola al mastro birraio
Image
(IlMinuto) - Cagliari, 12 giugno - Il nuovo progetto del Minuto notizie Mediterranee è un tour che esplorerà i birrifici artigianali della Sardegna attraverso una serie di interviste. La prima tappa del nostro itinerario è a Tertenia, via Gennargentu 14, dove ad accoglierci ci sono Gianni Piroddi, il mastro birraio e sua moglie Francesca, che ci raccontano le birre Lara.
Il Microbirrificio Lara: ci raccontate questa storia?
Ci chiamiamo Gianni Piroddi e Francesca Lara e siamo una coppia che dal 2009 ha fatto della propria passione per la birra un vero e proprio lavoro. Non di certo un lavoro comune né una birra comune, ma una birra fatta con una ricetta personale, in cui profumi e sapori esplodono nel palato creando una sensazione di freschezza e un gusto mai provati. Una birra cruda, integra, non pastorizzata e non filtrata.
Ma facciamo qualche passo indietro. La Birra Lara nasce a Tertenia. Per produrla utilizziamo acqua pura che prendiamo dalle sorgenti di San Pietro, e malti e frumenti di prima qualità. Noi stessi, nella nostra azienda produciamo il grano duro qualità Senatore Cappelli non maltato, che utilizziamo per produrre una delle nostre birre, la bianca "Del Senatore", ispirata allo stile belga. Inoltre produciamo in azienda anche i luppoli freschi usati per l'aroma della Rubia e della Tzar.
Una curiosità può essere che il birrificio Lara, divenuto Birrificio Agricolo nel 2011, ha un progetto in corso con l'Università Agraria di Sassari per la coltivazione delle materie prime sarde, ossia orzo distico e grano duro Cappelli.
Dal nostro marchio, che semplicemente riprende il cognome di Francesca, sono nate otto tipologie di birre, distinte in Classiche e Speciali, le famose quattro sorelle.
Le Classiche sono la Rubja, una birra rossa ispirata allo stile inglese molto luppolata in amaro e aroma; la Tzar, una bionda di stile inglese, molto beverina e bilanciata nella luppolatura; la W16, bionda opalescente di frumento e ispirata allo stile bavarese molto profumata; e infine la birra del Senatore, bianca e prodotta con una percentuale di grano Cappelli non maltato.Come sono nate le quattro Sorelle?
Le sorelle sono accomunate dalla presenza di malto di frumento. L'idea è nata proprio dal proposito di dar vita a una seria di birre speciali personalizzate con l'immagine di quattro donne. Ci siamo ispirati alle quattro sorelle della famiglia Lara, tra cui la stessa Francesca, quarta delle sorelle. Ogni sorella ha caratteristiche e personalità diverse, come appunto le birre in questione: Affumiada è una birra scura di malto d'orzo e di frumento affumicato; Sennora è una rossa molto corposa e fruttata, importante anche per il suo tenore alcolico; Piculina è una birra ambrata, molto beverina e versatile negli abbinamenti, Moretta è una scura di frumento tostato ideale per abbinamenti con carni e dessert.
Qual è la risposta che il mercato sardo dà ad un prodotto di nicchia e di altissima qualità come quello che il marchio Lara propone?
La risposta è molto positiva e questo ci rende orgogliosi e ci incoraggia a fare meglio. Questo apprezzamento lo riscontriamo tra i nostri clienti, esigenti e molto attenti ai prodotti che consumano. Le nostre birre sono amate da chi cerca un prodotto dal sapore autentico in cui ogni profumo e ogni aroma siano ben bilanciati. Sono infatti scelte dagli chef per la preparazione dei loro piatti o come accompagnamento.
Da poco hanno collaborato con noi due giovani chef sardi, tra i migliori dell'isola: Roberto Serra del ristorante “Su Carduleu” e Stefano Deidda del ristorante “Dal Corsaro”.
Inoltre, oltre al loro gusto inconfondibile abbiamo studiato anche l'immagine delle bottiglie, particolarmente giovane e accattivante.
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Ora siamo in attesa di avere l'accreditamento per la fattoria didattica, anche se già facciamo il percorso didattico in birrificio con visita guidata negli impianti. Per il resto continueremo a fare del nostro meglio.
F.P.
Il Microbirrificio Lara: ci raccontate questa storia?
Ci chiamiamo Gianni Piroddi e Francesca Lara e siamo una coppia che dal 2009 ha fatto della propria passione per la birra un vero e proprio lavoro. Non di certo un lavoro comune né una birra comune, ma una birra fatta con una ricetta personale, in cui profumi e sapori esplodono nel palato creando una sensazione di freschezza e un gusto mai provati. Una birra cruda, integra, non pastorizzata e non filtrata.
Ma facciamo qualche passo indietro. La Birra Lara nasce a Tertenia. Per produrla utilizziamo acqua pura che prendiamo dalle sorgenti di San Pietro, e malti e frumenti di prima qualità. Noi stessi, nella nostra azienda produciamo il grano duro qualità Senatore Cappelli non maltato, che utilizziamo per produrre una delle nostre birre, la bianca "Del Senatore", ispirata allo stile belga. Inoltre produciamo in azienda anche i luppoli freschi usati per l'aroma della Rubia e della Tzar.
Una curiosità può essere che il birrificio Lara, divenuto Birrificio Agricolo nel 2011, ha un progetto in corso con l'Università Agraria di Sassari per la coltivazione delle materie prime sarde, ossia orzo distico e grano duro Cappelli.
Dal nostro marchio, che semplicemente riprende il cognome di Francesca, sono nate otto tipologie di birre, distinte in Classiche e Speciali, le famose quattro sorelle.
Le Classiche sono la Rubja, una birra rossa ispirata allo stile inglese molto luppolata in amaro e aroma; la Tzar, una bionda di stile inglese, molto beverina e bilanciata nella luppolatura; la W16, bionda opalescente di frumento e ispirata allo stile bavarese molto profumata; e infine la birra del Senatore, bianca e prodotta con una percentuale di grano Cappelli non maltato.Come sono nate le quattro Sorelle?
Le sorelle sono accomunate dalla presenza di malto di frumento. L'idea è nata proprio dal proposito di dar vita a una seria di birre speciali personalizzate con l'immagine di quattro donne. Ci siamo ispirati alle quattro sorelle della famiglia Lara, tra cui la stessa Francesca, quarta delle sorelle. Ogni sorella ha caratteristiche e personalità diverse, come appunto le birre in questione: Affumiada è una birra scura di malto d'orzo e di frumento affumicato; Sennora è una rossa molto corposa e fruttata, importante anche per il suo tenore alcolico; Piculina è una birra ambrata, molto beverina e versatile negli abbinamenti, Moretta è una scura di frumento tostato ideale per abbinamenti con carni e dessert.
Qual è la risposta che il mercato sardo dà ad un prodotto di nicchia e di altissima qualità come quello che il marchio Lara propone?
La risposta è molto positiva e questo ci rende orgogliosi e ci incoraggia a fare meglio. Questo apprezzamento lo riscontriamo tra i nostri clienti, esigenti e molto attenti ai prodotti che consumano. Le nostre birre sono amate da chi cerca un prodotto dal sapore autentico in cui ogni profumo e ogni aroma siano ben bilanciati. Sono infatti scelte dagli chef per la preparazione dei loro piatti o come accompagnamento.
Da poco hanno collaborato con noi due giovani chef sardi, tra i migliori dell'isola: Roberto Serra del ristorante “Su Carduleu” e Stefano Deidda del ristorante “Dal Corsaro”.
Inoltre, oltre al loro gusto inconfondibile abbiamo studiato anche l'immagine delle bottiglie, particolarmente giovane e accattivante.
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Ora siamo in attesa di avere l'accreditamento per la fattoria didattica, anche se già facciamo il percorso didattico in birrificio con visita guidata negli impianti. Per il resto continueremo a fare del nostro meglio.
F.P.
© RIPRODUZIONE RISERVATA